Attualità - 19 dicembre 2024, 11:00

Toti lancia una "stoccata" ai suoi ex alleati e a Bucci: "Se basta un po' di polemica populista per cedere figurati quando si deve decidere dove mettere un rigassificatore"

Intervenendo sul tema dell'aumento degli stipendi ai Ministri non parlamentari, l'ex presidente regionale ha criticato il dietrofront sul progetto di posizionamento della nave nel savonese

"Ma che politica è quella che ritira una norma sacrosanta che equipara lo stipendio di un Ministro a quello di un Parlamentare? Se basta un po’ di polemica populista per cedere, figurati quando si deve decidere una centrale nucleare!! (o anche dove mettere un rigassificatore)".

L'ex presidente della Regione Giovanni Toti che ha patteggiato ieri due anni e tre mesi dall'accusa di corruzione per l'esercizio della propria funzione e finanziamento illecito ai partiti, convertiti in 1620 ore di lavori socialmente utili che verranno svolti presso la Lega italiana per la lotta ai tumori di Genova, è intervenuto sul tema "caldo" delle ultime ore sull'aumento di stipendio ai Ministri non parlamentari. Un emendamento che di fatto però è stato stoppato dal Governo.

Toti però attaccando la decisione ha lanciato una "stoccata" anche al neo presidente regionale Marco Bucci e ai suoi stessi ex alleati sul progetto di Snam per il posizionamento della nave rigassificatrice "Italis Lng" a circa 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona.

L'ex commissario al rigassificatore infatti fu in prima battuta sempre favorevole alla collocazione (ha sempre sottolineato come la decisione fosse guidata dall'efficienza e dalla sicurezza energetica regionale e nazionale) e diede il suo assenso al Governo Meloni allo spostamento nel 2026 della nave da Piombino alla costa savonese. In un certo promuovendo l'area, a detta sua per la vicinanza di Vado Ligure e Quiliano con le principali condutture del gas che alimentano il Nord-Ovest dell'Italia.

"Giusto per conoscenza: ogni volta che vedete una manifestazione contro un rigassificatore, un gasdotto, una centrale elettrica, tornando a casa guardate la vostra bolletta. E ricordatevi che di là dall’Atlantico c’è un signore come voi che paga la metà e anche meno. Per almeno il prossimo decennio" aveva detto lo scorso settembre polemizzando nuovamente sulla questione.

Però già dopo qualche giorno dalle sue dimissioni le posizioni della sua ex maggioranza erano cambiate con il dietrofront sul posizionamento, con lo stesso Bucci che sia in campagna elettorale che ora da neo eletto ha ribadito la contrarietà dopo aver avuto anche interlocuzioni con Snam.

"Il rigassificatore non ha senso, tutti sono d'accordo". Le parole di Bucci. Intanto da Piombino, sindaco Francesco Ferrari in quota Fratelli d'Italia e la Regione Toscana, presidente Eugenio Giani, quota Partito Democratico, tirano su le barricate per lo spostamento tra un anno e mezzo. La "patata bollente" ora passa al Governo Meloni. Ipotesi Calabria a Gioia Tauro?