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Attualità | 18 dicembre 2024, 16:35

Una medaglia per aver salvato un uomo che stava affogando, la storia di Lorenzo Testa: "Sono sorpreso, il ricordo della cosa più bella fatta nella mia vita"

Aveva salvato lo scorso agosto il 61enne Raffaele Serra. La proposta della giunta di Albissola dopo la richiesta della Capitaneria e della Prefettura

Una medaglia per aver salvato un uomo che stava affogando, la storia di Lorenzo Testa: "Sono sorpreso, il ricordo della cosa più bella fatta nella mia vita"

"Sarà la firma sul libro appena finito di leggere, di chi ha scritto il racconto, se non arriverà la firma c'è già da parte di chi ho salvato. Sono arrivato ad avere una soddisfazione che non ho mai avuto in vita mia".

È emozionato Lorenzo Testa, il 37enne savonese che lo scorso agosto aveva soccorso il 61enne Raffaele Serra, dopo un incidente che si era verificato tra due unità da diporto nel tratto di mare di Albissola Marina a circa 600 metri dalla costa.

Per lui è stato richiesto il riconoscimento di una onorificenza di un medaglia al valore civile per aver salvato l'uomo che stava annegando. A proporla la giunta comunale di albissolese su impulso della Prefettura e del Comandante della Capitaneria di Porto di Savona Matteo Lo Presti.

"Ero a fare trekking in mezzo al bosco e mi ha mandato il link del vostro articolo proprio Raffaele e ci siamo scambiati un po' di messaggi - ha detto Lorenzo Testa - Sapevo che c'era qualcosa in ballo, sono sorpreso e sarò molto contento quando e se si concretizzerà".

Nel primo pomeriggio del 6 agosto di quest'anno infatti la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Savona, aveva ricevuto una segnalazione telefonica, da parte degli occupanti di un natante da diporto in uscita dal porto di Savona, in merito ad un sinistro avvenuto tra uno sciallino 23 e uno yacht della Azimut.

Nell’immediatezza del fatto, subito compresa la gravità della situazione che si era venuta a trovare, Testa e Elia e Pietro Biasissi, padre e figlio, tutti a bordo della stessa imbarcazione, si erano diretti verso le due imbarcazioni coinvolte. Raggiunto il luogo dell’incidente Testa, appreso dagli occupanti dello yacht che Serra si trovava intrappolata nello scafo semisommerso dello sciallino, aveva deciso di indossare la propria attrezzatura (maschera e pinne) e si era tuffato per prestare soccorso al malcapitato.

Testa aveva raggiunto in apnea il naufrago, trovandolo in stato di incoscienza incastrato con la testa rivolta a prua di quel che restava del natante colliso ormai quasi del tutto affondato e aveva sfilato il corpo inerme, trascinandolo fin sulla spiaggetta di poppa dello yacht, dove aveva iniziato a praticargli il massaggio cardiaco.

Il soccorritore, che gestisce un negozio di nautica ed è un grande appassionato del mondo navale e del mare, 21 anni fa aveva conseguito il patentino da assistente bagnanti ed è stato proprio in quel periodo durante il corso che ha appreso le manovre salva vita.

"L'ho fatto con una preparazione basilare che però mi è servita che si è aggiunta ad un'esperienza in mare di anni - ha continuato il 37enne savonese -  Per il futuro mi piacerebbe sensibilizzare su due cose fondamentali: che nel periodo estivo la motovedetta della Capitaneria sia dotata di un soccorritore preparato per la rianimazione con gli strumenti giusti e vorrei  che fosse obbligatorio per chi prende la patente nautica effettuare un corso di primo soccorso. Quando sei in mezzo al mare bisogna sempre chiamare i soccorsi ma avere anche una base per soccorrere una persona, con due o piu semplici manovre puoi salvare una vita".

Dopo circa dieci minuti di massaggio Serra aveva ripreso a respirare con difficoltà ed era stato trasbordato sulla motovedetta, per poi giungere nella banchina della sede del Comando della Guardia Costiera ed essere affidato alle cure del personale sanitario e trasportato con urgenza all'ospedale San Paolo. Serra, che era a bordo con la moglie Cristina Rossello (fortunatamente dopo un giorno di ricovero era stata dimessa) era stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. Dopo qualche settimana era poi stato dimesso.

E tra i due, soccorritore e soccorso, è nata una bella amicizia.

"Quando si creano quei collegamenti dal nulla sono i più belli, quando meno te l'aspetti, è strana come cosa - ha concluso Lorenzo Testa - Sarà il ricordo della cosa più bella fatta nella mia vita".

Per l’istruttoria della pratica con lo scopo del riconoscimento e concessione della ricompensa al merito civile quindi occorre proprio una apposita delibera della Giunta comunale, del luogo dove sono avvenuti i fatti, in relazione ad elementi conoscitivi e valutativi, in merito all’episodio di cui si è reso protagonista Testa. Con l'approvazione l'onorificenza ora dovrà essere conferita con un decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro dell’Interno.

Luciano Parodi

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