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Attualità | 18 dicembre 2024, 09:00

No al rigassificatore ma continuano le schermaglie politiche. '"Fermiamo il mostro": "Ci preoccupiamo perché siamo rappresentati da personaggi inaffidabili"

Ieri la doppia presentazione di ordini del giorno da parte di minoranza e maggioranza ma la forte discussione politica ha fatto rinviare tutto al 7 gennaio

No al rigassificatore ma continuano le schermaglie politiche. '"Fermiamo il mostro": "Ci preoccupiamo perché siamo rappresentati da personaggi inaffidabili"

Il no ribadito a più riprese dal neo presidente della Regione Marco Bucci, gli ordini del giorni presentati dalle minoranze e dalla maggioranza, con lo scontro politico e il rinvio alla prossima seduta del consiglio regionale il 7 gennaio. 

Poi la ferma posizione del sindaco di Piombino Francesco Ferrari: "Autorizzato per soli tre anni, non un minuto di più".

Il progetto di Snam per il posizionamento della nave rigassificatrice "Italis Lng" continua a far discutere nonostante le rassicurazioni di Bucci sulla contrarietà all'opera che verrebbe collocata a circa 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona oltre alla rete delle condotture del gas che atrraverserà i territori dei comuni di Quiliano, Altare, Cairo Montenotte e Carcare.

Per questo sta continuando a tenere alta l'attenzione il gruppo "Fermiamo il Mostro".

"Da quel poco che capiamo tra le varie schermaglie partitiche, sarebbe stato possibile già oggi votare in consiglio regionale un ordine del giorno contro il trasferimento del rigassificatore a Savona-Vado, ma la smanie di protagonismo di alcuni consiglieri, a cominciare da Angelo Vaccarezza, hanno ancora una volta bloccato tutto - spiegano - Ieri il presidente Bucci ci chiedeva perché ci preoccupiamo tanto, assicurandoci che la partita è chiusa e che il rigassificatore non arriverà. Ci preoccupiamo perché siamo rappresentati da personaggi inaffidabili e quanto accaduto oggi in consiglio regionale ne è la dimostrazione. E intanto la Snam continua a lavorare al progetto".

Anche il gruppo #quellidellaCATENA ha voluto far sentire la sua voce: Il Comitato Civico #quellidellaCATENA #qdC, anima del movimento civico contrario al riposizionamento del rigassificatore ITALIS LNG già GOLAR TUNDRA nella rada portuale di Savona-Vado Ligure, da tempo osserva attento quanto la nuova politica regionale in riassetto post-elettorale propone - si legge in una nota stampa - Con l’insediamento del nuovo Consiglio Regionale, i lavori sono ripartiti e dalla nuova Giunta è lecito aspettarsi la medesima solerzia mostrata dal Consiglio Comunale del Comune di Genova nel Novembre 2023, quando approvava a maggioranza una mozione per favorire politiche pro-rigassificatore, con i favori dell’allora Sindaco Marco Bucci, ora neo Presidente della Regione Liguria. Il nostro Comitato è rimasto impermeabile alle recenti promesse elettorali, non cedendo alle sirene ammaliatrici di chicchessia e registrando ad oggi solo patinati annunci a mezzo stampa, conditi spesso da schermaglie politiche che poco hanno a che fare con i nostri obiettivi".

"Il palcoscenico si è chiuso da tempo ed è giunto il momento di mettere nero su bianco i comuni intenti espressi verbalmente da tutti gli esponenti della politica regionale, affiancando il nostro movimento civico e ponendo le basi per un fronte comune contrario al progetto: serve una mozione, un ordine del giorno condiviso che sbrogli la matassa lasciata in eredità dalla precedente amministrazione regionale e che rigetti in toto il progetto, rifiutando la nomina di un nuovo Commissario, men che meno se legato al territorio, senza ulteriori proclami e inutili passerelle. Noi rimaniamo qui, da oltre un anno ostinatamente schierati contro, ma pronti a portare le istanze di un territorio compatto all’attenzione dei Ministeri romani, per ottenere il definitivo stop al progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice ITALIS LNG nella rada portuale di Savona-Vado Ligure" concludono da #quellidellaCATENA.

Luciano Parodi


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