"L'emergenza abitativa è un problema sempre più urgente anche a Savona ma da una maggioranza che si professa di centrosinistra l’unica misura per contrastarla è stato un aumento dell’imposta di soggiorno da 3 euro a 3,50 per le case vacanza sostenendo disincentivasse gli affitti brevi, per poi fare marcia indietro dopo un anno. Nel prossimo Consiglio comunale infatti la giunta porterà una delibera per tornare da 3,50 a 3 euro e siamo curiosi di vedere come gli stessi consiglieri di maggioranza che l'anno scorso non solo appoggiavano l'aumento ma si aspettavano un ulteriore incremento ora difenderanno la riduzione". Cosi commentano in una nota i consiglieri comunali del gruppo M5S Savona, Federico Mij e Manuel Meles.
"Nel frattempo il governo ha vergognosamente ridotto il fondo per la morosità incolpevole ma il comune si è rifiutato di aggiungere anche solo un euro, a differenza di tanti altri comuni, che hanno integrato il fondo con risorse proprie, per cercare di aiutare quante più persone possibile: Genova, Finale Ligure e Ceriale solo per citarne alcuni".
"Questo modo di procedere, da noi già criticato all’epoca, è completamente ininfluente per perseguire un incremento dell’offerta di affitti residenziali a prezzi accessibili, oltretutto questa nuova riduzione smentisce le loro stesse tesi: l’imposta di soggiorno è inidonea per aumentare l’offerta di affitti residenziali a lungo termine, soprattutto se parliamo di 50 centesimi in aumento o diminuzione", proseguono i grillini.
"Per questo nel documento di programmazione all’esame giovedì in Consiglio proporremo, con un emendamento, che dal 2025 il Comune si faccia carico anche di implementare con risorse proprie i futuri bandi per la morosità incolpevole: i soldi si possono trovare, esattamente come si stanno trovando per Capitale della Cultura o per le pedonalizzazioni che fatte in questo modo hanno portato problemi e spese inutili. E' solo questione di priorità e noi le abbiamo ben chiare", concludono i consiglieri Mij e Meles.