Croce al valor militare per l'attività partigiana al gonfalone della città di Quiliano.
Il Comune quilianese riceverà l'ambito riconoscimento dopo il decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su richiesta del Ministro della Difesa Guido Crosetto.
Il consiglio comunale quilianese all'unanimità ne aveva fatto richiesta nel maggio 2021, con l'iter che era partito successivamente.
"Nobile Comune di antica e salda tradizione antifascista, donava molti dei suoi giovani figli alla causa della Liberazione dall'oppressore, fomendo sostegno ed entusiastica partecipazione alle formazioni partigiane del territorio, pagati con un alto tributo di sofferenze e brutalità. Quiliano (Savona), 8 settembre 1943 — 24 aprile 1945" questa la motivazione della concessione.
“Questo importantissimo riconoscimento, conferitoci dal Capo dello Stato - dichiara con evidente soddisfazione il Sindaco Nicola Isetta - rappresenta il coronamento di un intenso e proficuo lavoro sviluppato dall’Assessore alla cultura Nadia Ottonello e dal Segretario Generale Achille Maccapani, con la predisposizione di una documentazione copiosa, realizzata anche con il supporto dell’ANPI provinciale di Savona, dei circoli ANPI di Quiliano e Valleggia, dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Savona, nonché degli storici Andrea Gandolfo di Sanremo e Giovanni Patrone di Quiliano. Un importantissimo sostegno ci è stato dato inoltre dall’onorevole Claudio Maderloni, coordinatore regionale ANPI Marche, e membro della Commissione tecnica presso il Ministero della Difesa che ha esaminato le candidature pervenute da parte di diversi comuni italiani, e che ringrazio pubblicamente".
“Mi preme evidenziare l’importanza della motivazione indicata nel Decreto di conferimento - conclude il Sindaco Isetta -.poiché l’indicazione dell’antica e salda tradizione antifascista si ricollega a sua volta ai contenuti della relazione firmata dal precedente Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, allegata al D.P.R. 24 marzo 2021 con il quale il Presidente Mattarella aveva già conferito al Comune di Quiliano il titolo onorifico di “Città”: anche in quella sede veniva sottolineato il 'ruolo significativo della comunità di Quiliano nella Resistenza', come pure il fatto che proprio nel territorio quilianese trovò ospitalità l’onorevole Filippo Turati che, accompagnato da Sandro Pertini, Carlo Rosselli e Ferruccio Parri, nella notte tra l’11 e il 12 dicembre 1926 fuggì con una barca da pesca da Savona, sotto la guida del marinaio di Valleggia Italo Oxilia, per rifugiarsi in esilio a Parigi. Con questo riconoscimento conferito dal Capo dello Stato, Quiliano entra dunque all’interno dei Comuni riconosciuti dalla Repubblica Italiana per il ruolo importante svolto nella lotta partigiana e nella Liberazione della nostra nazione dalla dittatura nazi-fascista, e per aver contribuito a riportare la libertà e la democrazia per le generazioni presenti e future, attraverso la Costituzione che, ora più che mai, rappresenta la più forte e rilevante garanzia per tutti noi".
Sulla scia dell'ottenimento del titolo di città avvenuto nell'aprile di 3 anni e mezzo fa, il comune aveva come obiettivo la memoria e il ricordo di chi ha lottato durante la Seconda Guerra Mondiale e l'ottenimento della decorazione come avvenuto a Vado nel 2019 con la medaglia d'argento, può essere il giusto riconoscimento per chi ha lottato per rendere libera la nostra provincia e il territorio quilianese.
Una relazione che riguarda tutta quella che è stata la resistenza nel quilianese: dal passaggio di Filippo Turati a Chiassano a Valleggia rifugiato da Sandro Pertini con la fuga poi successiva in Corsica nel 1926, alla grotta del comando di Roviasca e al primo distaccamento che si è formato nel savonese all'altezza del Tersè nel quale otto partigiani si erano raggruppati.
Il ruolo significativo di Quiliano nella Resistenza era stato testimoniato anche dal Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese all'ottenimento del riconoscimento di città.