Attualità - 17 dicembre 2024, 20:00

Ginevra danza in carrozzina sulle note di Arisa e incanta il pubblico (VIDEO)

"Quando danzo mi sento libera, come un uccellino che vola"

In quel momento, sul palco, c’è solo lei e gli altri ballerini. E la musica, che le permette di abbandonarsi, libera, alla danza. Tutto il resto sparisce.

Ginevra Accoto, 14 anni, pluricampionessa italiana di danza sportiva in carrozzina, è appena tornata da Catanzaro. Al Politeama Foglietti è stata ospite speciale della sezione locale dell’Unione Italiana Ciechi, che ha organizzato una serata benefica.

Ha danzato su quel palcoscenico con sua sorella Martina Accoto e l'amica Selvaggia Aspetti e Chloe Maria Rubino, sulle note di una canzone di Arisa, “Meraviglioso amore mio”. Per Ginevra la danza è libertà. “È passione”, dice Ginevra, “la danza è una cosa importante, piace a tutti, tutti quanti possono danzare. Quando danzo misento libera, come un uccellino che vola”.

Nel video, le parole di Ginevra:

Ginevra ha iniziato a danzare a 4 anni e da allora non ha più smesso. Ha vinto numerosi titoli nazionali e i suoi riconoscimenti ormai sono tantissimi. Suo partner Combi show dance è Samuel Sciortino ed è seguita dall’insegnante Emilia Briano. Quando le si chiede che cosa abbia provato a Catanzaro, la risposta è semplice: “l’amore”. Sulla sua carrozzina ha danzato leggera, insieme alle sue compagne, su un palco che descrive come “grande, di colore nero e con le luci colorate”.

Tutti quanti possono danzare, è vero, ma ci vogliono gli strumenti giusti, che non sempre è facile trovare. Per Ginevra e altri danzatori con disabilità, questo è possibile grazie alla costanza e perseveranza dell'associazione Seconda Stella a destra Odv e ad un progetto di danza inclusiva rivolto a minori con diverse disabilità. Si chiama “Yes! We CAN dance 2.0”, un’iniziativa del Patto Disabili di Regione Liguria, di cui  Seconda stella a destra  è capofila.

Il progetto era nato con numeri ridotti, poi si è ampliato, diventando un importante progetto di danza inclusiva.

“In questo progetto – spiega Francesca, mamma di Ginevra – ci sono oltre una trentina di danzatori con abilità e disabilità diverse, e questo ci ha permesso di creare un corso di danza inclusiva. Abbiamo accettato volentieri l’invito di Catanzaro. Per noi è stato importante far conoscere questa realtà; nella coreografia abbiamo voluto includere anche una bambina di Catanzaro, Chloe, per dare un messaggio ancora più forte”.

“La danza abbatte le barriere e allarga gli orizzonti – dice Luisella Frumento, vicepresidente dell’ASD Semplicemente danza di Savona, dove Ginevra è tesserata –. Lo dico sempre ed è vero. Abbiamo tanti esempi di atleti con disabilità diverse, che riescono a superare i propri limiti. Negli allenamenti, con tanto impegno, fatica e determinazione, riescono a raggiungere altissimi risultati, sia dal punto di vista sportivo sia personale”.

Ginevra dice che tutti possono danzare, e la sua stessa danza è un messaggio che abbatte ogni barriera. Perché certe barriere esistono solo per chi le vuole vedere.

Elena Romanato