Alla soglia degli 80 anni, Caterina, pensionata invalida, ha ricevuto un’intimazione di sfratto dalla Curia di Albenga, che le ha chiesto di lasciare l’appartamento locato con un affitto agevolato. La donna, residente da 33 anni a Borgio Verezzi, non intende abbandonare quella che considera la sua casa. E' il caso documentato dal programma "Le Iene" ed è andato in onda ieri sera su Mediaset (qui il video della puntata).
L’inviato Andrea Agresti ha intercettato per strada don Giancarlo Cuneo, economo diocesano, cercando di ottenere spiegazioni. Il sacerdote, inizialmente, ha dribblato le domande, allontanandosi dai microfoni. Solo grazie alla mediazione del sindaco Renato Dacquino si è poi riusciti a organizzare un incontro tra le parti, che si è svolto alle Opere Parrocchiali di Pietra Ligure.
Caterina aveva stipulato nel 1992 un contratto con la Curia, con un canone di 220 mila lire. Tuttavia, la proprietà in tempi recenti ha deciso di non rinnovare l’accordo alle stesse condizioni, proponendo un aumento del canone a 500 euro al mese, una cifra quasi doppia rispetto a quanto pagato fino ad ora. La donna ha dichiarato che questa somma è insostenibile per le sue esigue entrate da pensionata. Ha anche rimarcato di aver eseguito lavori e migliorie costosi, che però a propria volta la Curia contesta.
L’Istituto per il Sostentamento del Clero, proprietario dell’immobile, sostiene di voler adeguare l’affitto ai valori di mercato; effettivamente, nonostante la metratura ridotta dell’alloggio, si deve tenere conto che si trova in un'area con certi prezzi, tipici dei borghi turistici della Liguria. Ma Caterina si è detta disperata: "Sono 33 anni che vivo qui, dove vado alla mia età?".
Alla riunione, l'anziana si è presentata visibilmente provata. Insieme a don Giancarlo erano presenti anche un’avvocatessa e un ragioniere dell’Istituto, che hanno sottolineato come la gestione dell’immobile non abbia finalità di beneficenza, ma serva a garantire il sostentamento economico dei sacerdoti.
Agresti ha fatto da mediatore durante l'incontro e ha cercato di trovare una quadra tra le esigenze opposte, andando incontro ad un possibile compromesso: un canone d’affitto di 300 euro al mese. Sembrava una soluzione praticabile.
La sera stessa, Caterina è stata ricoverata in ospedale a causa delle forti tensioni, anche se fortunatamente le sue condizioni non si sono rivelate gravi. Pochi giorni dopo, è arrivata una telefonata all’inviato delle Iene da parte dell’avvocatessa dell’Istituto. E qui è emerso il "sì, però...". "La proprietà accetta i 300 euro di canone, ma l’accordo deve rimanere strettamente riservato, quindi nessun servizio televisivo deve andare in onda". Questo il messaggio passato attraverso il legale dell'Istituto.
A questo punto Agresti ha riferito la posizione a Caterina, che ha replicato: "No, questa è una minaccia: vai avanti! Voglio che lo sappia anche il Papa!".