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Attualità | 15 dicembre 2024, 07:00

Due donne straordinarie dell’XI secolo: Adelaide di Susa e Matilde di Canossa

Ritratto preso da Wikipedia

Ritratto preso da Wikipedia

In un'epoca dominata da uomini, Adelaide di Susa e Matilde di Canossa furono due figure di spicco capaci di lasciare un segno indelebile nella storia medievale. Donne di grande tenacia e carisma furono in grado di governare vasti territori e affrontare sfide politiche, militari e religiose con saggezza e determinazione.

Le loro vite sono intrecciate da legami familiari e competizione, rappresentando due modelli diversi ma complementari di potere femminile in un mondo che cambia.

Adelaide di Susa: la regina delle Alpi

Adelaide di Susa fu una figura straordinaria dell’XI secolo, capace di governare con fermezza e intelligenza un vasto territorio tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Nata in una famiglia nobile, ereditò il controllo della Marca di Torino alla morte del padre, Olderico Manfredi II, mentre dalla madre Berta ereditò la Liguria orientale. Rimasta vedova due volte, sposò infine Oddone di Savoia, che permise ad Adelaide di estendere il dominio familiare alla Valle d’Aosta, mentre per la prima volta la casata dei Savoia entrava in possesso dei territori piemontesi.

Il governo di Adelaide in Piemonte era ben saldo, tanto da permetterle di stabilire una corte presso la città di Torino. Ma, nonostante la sua influenza sul territorio, non mancarono gli scontri: ad Asti dovette affrontare l’opposizione della borghesia locale, contraria all’imposizione del vescovo filoimperiale Ingone. In tutta risposta, Adelaide nel 1070 (e, dopo una breve tregua, di nuovo nel 1091) assediò la città e la incendiò per affermare la propria autorità.

Già a partire dal X secolo Albenga era sotto il dominio della famiglia Arduinica, di cui Adelaide fu l’ultima sovrana. Qua fondò una corte regia, favorendo lo sviluppo economico e commerciale della città, grazie al collegamento col nord Italia, e aprendo nuove vie attraverso la Val Tanaro e le Alpi.

Adelaide di Susa fu una donna straordinaria, soprattutto per il suo tempo, e attorno alla sua figura sono nate molteplici leggende: di lei si dice che fosse un’abile cavallerizza, ma soprattutto una valorosa condottiera, che non si tirava indietro nel combattere in prima linea al fianco dei suoi soldati.

Matilde di Canossa tra il potere e la fede

Cugina di Adelaide, Matilde di Canossa fu un’altra donna atipica del suo tempo. Nata a Mantova nel 1046 fu una dei protagonisti della lotta per il potere tra il Papa e l'Impero e la sua influenza si estese ben oltre i confini del suo territorio, dalla Lombardia all'Emilia fino alla Toscana.

La sua vicinanza al papato la portò ad affrontare una lunga e difficile battaglia contro l'egemonia imperiale, scontrandosi anche con la cugina Adelaide di Susa, che invece appoggiava Enrico IV. Il culmine di questa lotta fu quella che viene chiamata l'umiliazione di Canossa del 1077, quando Enrico IV, dopo essere stato scomunicato, dovette inginocchiarsi davanti a papa Gregorio VII e alla Contessa Matilde per ottenere il perdono papale, presso il castello matildico a Canossa. La situazione tra le due fazioni si inasprì sempre di più e l’esercito di Matilde iniziò ad uscire sconfitto dagli scontri: la prima grave sconfitta della Contessa si registrò a Volta Mantovana.

La vita di Matilde di Canossa si lega indissolubilmente alla città che le diede i natali: a Mantova fondò molteplici luoghi sacri, come la Rotonda di San Lorenzo. Dopo la sua morte, venne inizialmente sepolta nel sarcofago nell'abbazia di Polirone, a San Benedetto Po, in provincia di Mantova.

Come per Adelaide, anche attorno alla figura di Matilde si sono create innumerevoli leggende che la ritraggono come un’eroina, tanto che Petrarca ne parlava dicendo che «conduceva con animo virile le guerre, imperiosa verso i suoi, ferocissima verso i nemici, molto liberale verso gli amici».

Tra storia e leggenda: l’eredità di Adelaide e Matilde

Adelaide di Susa e Matilde di Canossa incarnano l’eccezionalità di due donne capaci di segnare la storia del Medioevo italiano, ciascuna con il proprio stile e la propria visione del potere. La loro eredità risuona ancora oggi nelle città che furono teatro delle loro gesta: Torino, Aosta, Asti, Savona e Mantova, luoghi ricchi di storia e tradizioni. È proprio in queste città che il nostro gruppo editoriale ha scelto di radicarsi, portando avanti il racconto delle grandi figure che hanno plasmato il passato e il presente di questi territori straordinari.

Valeria Toscano

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