"Il 15 dicembre 2021 il governo Draghi, sostenuto da partiti sia di destra che di sinistra, impose l'obbligo vaccinale per i lavoratori. Coloro che non erano dotati del cosiddetto green pass rafforzato venivano privati del principale diritto riconosciuto dal primo articolo della nostra Costituzione. A tre anni di distanza tutti dovrebbero aver ormai ben chiaro che quel QR code non avesse alcun significato sanitario, essere in possesso del green pass non era difatti garanzia di immunità dal virus, come invece affermò mentendo l'allora Primo Ministro. Ciò che accadde in quei mesi potrebbe benissimo riproporsi in futuro, non necessariamente con una connotazione sanitaria, l'agenda globale delle emergenze infatti consta di numerosi capitoli, dalle guerre all'emergenza climatica. Per questo motivo Comitato Pensiero Critico e CUB, protagonisti delle piazze savonesi contro il green pass, pur essendo due entità chiaramente distinte, vogliono in questi giorni ricordare insieme quanto accadde 3 anni fa. Il pericolo di nuove discriminazioni di Stato infatti non è certo tramontato con il lasciapassare verde".
Lo affermano Comitato Pensiero Critico e CUB Savona a distanza di tre anni dall'introduzione dell'obbligo vaccinale per i lavoratori durante la pandemia Covid-19 dichiarata emergenza sanitaria globale dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 2020-2023.