"Quale sarà il futuro della radiologia dopo l'alluvione?" Se lo chiede il gruppo di opposizione "Cairo in Comune".
"Durante l'alluvione del 26 e 27 ottobre scorsi, l'ospedale è stato allagato. In particolare, sono stati colpiti gravemente il laboratorio analisi e la radiologia, situati al piano interrato. I locali hanno subito danni significativi, tanto da risultare inutilizzabili, e alcune apparecchiature radiologiche sono state compromesse".
"L'Asl ha dichiarato di aver spostato i servizi colpiti in altri locali del nosocomio e di essere al lavoro per trovare una nuova collocazione per la radiologia e per la nuova TAC (non ancora consegnata), con l'obiettivo di evitare futuri danni da possibili allagamenti".
"Attualmente, il laboratorio analisi risulta chiuso, con la presenza di un punto prelievi e di una postazione per le urgenze dei pazienti ricoverati e dei dializzati, ora situati al piano terra. Per quanto riguarda la radiologia, le ecografie e le radiografie vengono effettuate in un locale all'interno del Punto di Primo Intervento (PPI), ma esclusivamente per i pazienti del PPI stesso e per quelli ricoverati. Per i pazienti esterni, invece, non viene eseguita alcuna radiografia, e tutti vengono indirizzati verso gli ospedali di Savona, Pietra Ligure e Albenga".
"I cittadini della Val Bormida aspettano ormai da diversi anni la nuova TAC, più volte promessa dall'Asl, ma mai consegnata", aggiungono da Cairo in Comune.
"Questa situazione rappresenta un grave disagio, soprattutto per le persone anziane, sole e fragili, costrette a spostarsi verso gli ospedali di Savona, Pietra Ligure o Albenga anche per esami diagnostici che in passato potevano essere effettuati a Cairo".
"Per rispondere alle domande di numerosi cittadini e avere maggiore chiarezza, ieri mattina abbiamo depositato un'interrogazione al sindaco, che è anche presidente del distretto sanitario della Val Bormida, e alla giunta comunale", concludono da "Cairo in Comune".