Un banchetto da favola, con dolci tipici marocchini, degni di maestri pasticceri, quello che hanno preparato ieri mattina le 25 allieve del corso di italiano per stranieri, organizzato dal comune di Cisano Sul Neva in collaborazione con l'Ufficio Diocesano "Migrantes".
Le signore, prevalentemente di origine marocchina, che da ormai lo scorso anno frequentano il corso in Sala Gollo, hanno voluto festeggiare così la fine del primo trimestre di lezioni, che riprenderanno, seguendo il calendario scolastico, dopo le vacanze natalizie, e ringraziare le maestre volontarie che, due volte alla settimana, il martedì e il giovedì, mettono a disposizione parte del loro tempo libero per svolgere un servizio essenziale a favore dell'integrazione delle donne straniere nella comunità cittadina, spesso escluse dalla vita sociale proprio per la mancata conoscenza della nostra lingua.
"Sarebbe bello se questa iniziativa potesse essere condivisa con la cittadinanza", sottolinea Giuliano Basso, responsabile della Scuola Migrantes Diocesana che, dal 2018, organizza i corsi di lingua italiana per stranieri, "per rendere l'integrazione reciproca e permettere alle signore straniere di far conoscere le proprie tradizioni a tutto il paese". Entusiasto il gruppo di allieve, che ha già fatto grandi progressi nello studio della lingua italiana, ha preparato anche il tradizionale thé alla menta e il caffè speziato, bevande calde tipiche della tradizione marocchina.
"La conoscenza della lingua italiana è il primo passo necessario per favorire l'integrazione degli stranieri che vivono nei nostri paesi e nelle nostre città", dichiara il sindaco Massimo Niero, "ed evitare che restino isolati e soli, esclusi dalla vita della comunità. Dopo aver ospitato un corso di italiano per stranieri, allora organizzato dal “CPIA” (Centri Territoriali Permanenti per l'istruzione e la formazione in età adulta), lo scorso anno abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell'Ufficio Diocesano “Migrantes” di attivare il corso per stranieri nel nostro paese. Questa mattina, il sontuoso banchetto preparato dalle allieve della scuola di italiano ci ha commosso. Un bel contributo per fare comunità".