Oltre 180 medici di medicina generale disponibili, 75 studi medici e cinque sedi di Asl e ospedali aperti anche nei giorni festivi.
E' quanto prevede il piano di sistema per la gestione dei Pronto Soccorso durante le festività natalizie, con particolare attenzione ai ponti di Natale e Capodanno, che la Regione con le Asl liguri, le aziende ospedaliere, i medici di medicina generale e le strutture residenziali hanno messo a punto culminando nel ritorno degli "Influenza point".
Per ridurre l’impatto nei Pronto Soccorso della Liguria, come negli anni passati, non solo sono stati istituiti i point come già descritto. Per quanto riguarda le Rsa sono circa 150 i posti letto disponibili nelle strutture contrattualizzate e sotto quotidiano monitoraggio, con la possibilità di contrattualizzare in deroga ulteriori strutture accreditate. Contestualmente è prevista, per gli ospedali, una pronta disponibilità di posti letto e una rimodulazione dell’attività di elezione.
In particolare, in Asl2 Savonese dal 6 dicembre è attivo il servizio che, attraverso gli ambulatori a bassa complessità, si occupa tra le altre dei sintomi influenzali tipici della stagione invernale. Gli orari di apertura dei servizi medici nei giorni di sabato, domenica e festivi variano a seconda delle località. A Pietra Ligure, l’Ospedale Santa Corona è accessibile dalle 14 alle 20. Lo stesso orario è valido per l’Ospedale San Paolo di Savona e per l’Ospedale S.M. Misericordia di Albenga. A Varazze, invece, lo studio medico Ebinobi, situato in via Carattino 39, è aperto dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ad Alassio, il centro Alassio Salute, che si trova in vico della Chiusetta 14, sarà operativo dal 21 dicembre con gli stessi orari: dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18.
«Regione Liguria sta predisponendo tutte le misure necessarie per affrontare al meglio il prevedibile aumento degli accessi ai Pronto Soccorso durante le festività natalizie, nel quadro del piano ‘Influenza Point’ - dichiara il presidente della Regione Marco Bucci -. Contestualmente, stiamo lavorando per migliorare l’appropriatezza degli accessi al Pronto Soccorso, un impegno che già sta producendo i primi risultati e che porterà benefici strutturali nei prossimi mesi. Siamo fiduciosi, perché ci sono molte opportunità di ottimizzazione che possono essere realizzate attraverso piccoli ma mirati aggiustamenti, garantendo un servizio sempre più efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini».
«Gli afflussi in Pronto Soccorso aumentano sensibilmente durante i giorni festivi, quando normalmente gli studi dei medici di medicina generale rimangono chiusi per le festività – spiega l’assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò -. Anche quest’anno viene portato avanti un accordo del 2022 siglato con i medici di medicina generale che saranno a disposizione di tutti i cittadini negli ambulatori delle Asl appositamente attrezzati o in alcuni studi medici che rimarranno aperti non solo per i propri assistiti, ma per tutta la popolazione. Lavoriamo perché l’assistenza territoriale venga al più presto organizzata in modo da garantire stabilmente una miglior fruizione e accessibilità alle cure. Gli ospedali, inoltre, si sono dotati di un piano che prevede unità di crisi per affrontare la gestione del sovraffollamento, con una rimodulazione dei posti letto, così come le Rsa che hanno messo a disposizione circa 150 posti letto. Ricordiamo che gli studi dei medici di medicina generale durante i giorni festivi sono aperti a tutti, non soltanto agli assistiti diretti. E costituiscono un’opportunità per quanti hanno bisogno di assistenza e cure tempestive per patologie lievi».
«Il principale strumento per ridurre il numero di casi gravi legati all’influenza, specie tra gli anziani e i fragili, è sempre rappresentato dal vaccino – spiega invece Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa - e quest’anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale sta portando a numeri confortanti, seppure ancora distanti dagli obiettivi che vogliamo raggiungere: fino a questa settimana abbiamo registrato 270.000 dosi somministrate, circa il 6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Contestualmente abbiamo iniziato a somministrare il nuovo farmaco per prevenire le infezioni da virus respiratorio sinciziale umano come la bronchiolite, nei punti nascita, negli studi pediatrici e negli ambulatori delle ASL. L’adesione nella prima settimana è stata positiva con oltre 400 dosi somministrate».
«Il picco dell'influenza è atteso intorno alle prime due settimane di gennaio, ovvero nel momento più difficile anche per il nostro sistema sanitario - aggiunge Matteo Bassetti, coordinatore del Consiglio Superiore della Sanità Ligure, responsabile del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino -, in particolare per gli ospedali ma anche per gli studi dei medici di medicina generale. Quindi è evidente che bisogna lavorare per offrire al cittadino interlocutori per quelle che sono le forme meno impegnative di influenza, la stragrande maggioranza, ed è molto importante rivolgersi a strutture sul territorio come gli ‘Influenza Point’ e non agli ospedali, che servono unicamente quando si hanno forme gravi, impegnative. L'influenza dura mediamente, nella sua evoluzione, quattro, cinque, sei giorni, per cui è probabile che le persone possano avere per due o tre giorni febbre elevata e questa non è una di quelle situazioni per cui è necessario affidarsi alle cure ospedaliere. Ricorriamo, quindi, ai Pronto Soccorso unicamente quando ci sono dei grandi problemi e questo vale anche per le persone più anziane. È importante cercare di non trasformare una malattia che è gestibile a casa o a livello ambulatoriale in un problema maggiore, come il sovraffollamento degli ospedali, a meno che ovviamente non ci siano situazioni per cui l'ospedale è fondamentale. Sto parlando di chi, per esempio, ha un'insufficienza respiratoria o altri problemi a carico di più organi. Molto importante è curare l’influenza con farmaci al bisogno, limitare l'uso degli antibiotici se non in alcune situazioni, evitando così anche la diffusione di batteri molto resistenti. Quest'anno c'è stata una ripresa delle vaccinazioni e questo è un dato molto positivo, speriamo che questo aumento della percentuale di vaccinati possa servire a ridurre l'impatto che l'influenza avrà inevitabilmente sul sistema sanitario».
«Anche quest’anno - dice Giancarlo Icardi, direttore Istituto Igiene Ospedale Policlinico San Martino Genova - l’influenza stagionale rappresenta una sfida importante per la salute pubblica; secondo le previsioni basate sui dati epidemiologici e virologici raccolti in queste prime settimane di sorveglianza si può ipotizzare una circolazione epidemica dei diversi ceppi influenzali tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Quindi la vaccinazione rappresenta il modo più efficace per proteggersi dall’influenza e ricordo come non sia mai troppo tardi per vaccinarsi».
«Abbiamo aderito volentieri alla proposta avviata nel 2022 per poter offrire un servizio aggiuntivo in coincidenza con le giornate di festa, quando di solito si verificano i picchi del virus - spiega Andrea Carraro, segretario provinciale genovese e vice segretario regionale della FIMMG -, un buon numero di medici si è messo a disposizione per coprire i turni e garantire assistenza a tutti i pazienti e siamo pronti per offrire un contributo importante anche per le case di Comunità».