Si riunisce il Tavolo dello Sviluppo Economico in Provincia con al centro le diverse vertenze del savonese e le difficoltà delle aziende della Val Bormida dopo l'alluvione dell'ottobre scorso.
La Regione proprio nella giornata di ieri ha stanziato 2 milioni di euro per le piccole e medie imprese colpite dai danni alluvionali e oggi il neo assessore regionale all'Area di Crisi Complessa Paolo Ripamonti lo ha specificato alle organizzazioni sindacali e agli altri membri del tavolo.
Da Piaggio Aero passando per Sanac e Funivie oltre alla crisi del vetro alla Bormioli di Altare e dell'automotive con la cassa integrazione a rotazione fino a marzo per i dipendenti della Bitron.
"Incontro in Provincia di Savona, bene la presenza della Regione Liguria, per ora ci fermiamo ai buoni auspici e alla buona volontà, ma servono risposte concrete che questa mattina non sono arrivate. Diamo il tempo alla nuova giunta, ma la condizione economica, sociale e industriale della nostra Provincia non possono attendere in eterno - ha detto il segretario generale della Cgil Savona presente insieme a Cisl e Uil - sono necessarie autorevolezza nei confronto del Governo, riunioni ad hoc su ogni singola crisi industriale e un tavolo di monitoraggio sui due settori che oggi destano maggiori preoccupazioni: vetro e automotive. Adesso c’è necessità di correre, con la pretesa di essere coinvolti come territorio su ogni decisione da parte del Governo e dei Ministeri interessati alle crisi industriali".
"Intanto partiamo dallo stato di salute del mercato del lavoro della Liguria e quindi dell’occupazione; in queste ore sono stati pubblicati i dati sull’occupazione in Liguria che registra un aumento. Il problema è che l’aumento è determinato esclusivamente dall’occupazione indipendente, mentre quella dipendente subisce un tracollo - continua Pasa - La Liguria ha perso quasi 9 mila lavoratori dipendenti, è un dato fortemente preoccupante anche perché a questo dato corrisponde l’aumento della precarietà e della povertà. In Provincia di Savona il 92% dei nuovi contratti anche nei primi 9 mesi del 2024 è precario e addirittura il 42% è part time – giovani e donne soprattutto – due dati, precarietà e orari ridotti che fanno del savonese il territorio con i dati peggiori del nord ovest. È una condizione che impone di abbandonare i toni trionfalistici e la narrazione corrente che tutto va bene, vanno invece affrontati i nodi legati all’occupazione rendendola di qualità, partendo dalla soluzione delle vertenze industriali vecchie e nuove e bisogna investire in formazione e politiche industriali serie e concrete".
"Per ora la politica regionale e nazionale ha prodotto solo decine di commissari e nulla di più. Piaggio Aerospace: siamo al sesto anno di commissariamento, la nomina di 3 commissari, al quarto bado di vendita. Oggi ci sono 3 offerte vincolanti che il Ministero e i Commissari devono valutare entro il mese di marzo 2025 e nel frattempo in questi 6 anni l’occupazione si è ridotta di oltre 300 occupati. E’ necessario che il territorio venga coinvolto dalle scelte e non messo all’angolo, per questo è fondamentale calendarizzare un incontro, urgente, con la Presidenza del Consiglio e i due ministeri interessati, così come si era impegnato di fare l’Assessore Regionale Piana a fine settembre; Sanac: 9 anni di amministrazione straordinaria, 4 stabilimenti in Italia di cui uno a Vado Ligure, 3 commissari nominati dal Governo, siamo al 6° bando di vendita, scadenza prorogata al 10 gennaio 2025, gli occupati erano ad inizio procedura oltre 130 oggi sono ridotti a poco più di 50 unità .E’ necessario incontrare il Ministero per capire la solidità finanziaria e industriale dei gruppi interessati all’acquisto e più in generale la situazione della vertenza dell'Ilva di Taranto, primo fornitore di Sanac e scongiurare che ci possano essere decisioni di chiusura dello stabilimento di Vado Ligure; Funivie: siamo al quinto anno di commissariamento, i commissari e i sub commissari si sono moltiplicati entro il 31.12.2024 senza l’intervento del Governo l’infrastruttura passerà di proprietà della Regione Liguria. Quindi necessario urgentemente intervento politico forte per evitarlo. Non sono ancora partiti i treni per portare le rinfuse dal porto ai parchi di Bragno, non c’è ancora il percorso di formazione dei dipendenti per le manovra ferroviarie e non ci sono date per la ricostruzione dell’infrastruttura. E’ necessario un intervento forte e concreto del Governo e del Ministero dei Trasporti che fino ad oggi non c’è stato. Infine ci sono nuove crisi di due comparti che minano la presenza dell’apparato industriale savonese e migliaia di occupati: vetro e automotive. Con la presenza di stabilimenti importanti che esistono solo in provincia di Savona e non nel resto della Liguria, serve una strategia e sicuramente un tavolo di monitoraggio locale composto da associazioni datoriali, istituzioni locali e sindacato confederale su questi due comparti" precisa il segretario della Camera del Lavoro savonese.
"Senza una strategia cè il rischio di mettere in difficoltà un terzo dell’industria savonese, oltre 3mila occupati dei 10 mila totali a Savona e provincia, per questo servono politiche industriali e un percorso serio e condiviso tra territorio e Regione Liguria, maggiore autorevolezza della politica regionale nei confronti del Governo e dei Ministeri a partire da calendarizzare un incontro con Invitalia per capire a che punto siamo sui bandi nazionali dell’Area di Crisi Complessa e delle criticità che ancora ci sono su diversi ricorsi, in primis quello della società Pegaso - conclude Andrea Pasa - Così come la questione delle risorse per la Val Bormida dopo l’alluvione di fine ottobre, bene i 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Liguria, ma non possono bastare, per questo è necessario che si definisca al più presto l’iter di stato di calamità e le risorse ma soprattutto a livello locale tracciare un percorso in cui si condividano le azioni da porre in essere contro il dissesto idrogeologico utilizzando risorse pubbliche e private".
"Quello di oggi è stato un incontro costruttivo - è invece il commento dell'assessore regionale alle Aree di Crisi Complessa, Paolo Ripamonti - Il Tavolo dello sviluppo economico savonese, che da ora sarà sotto la diretta gestione della Regione Liguria, rappresenta un valido strumento di confronto per il monitoraggio dell'area di crisi complessa. Ho intenzione di renderlo un appuntamento mensile, nella sede regionale, così da affrontare nel dettaglio ogni questione insieme al consigliere delegato allo sviluppo economico Alessio Piana, incluse le vertenze sindacali. Con questa nuova cabina di regia, la Regione sarà ancora più presente e attiva, come dimostra lo stanziamento di un fondo da 2 milioni di euro per i danni causati dall’alluvione, con la possibilità per le imprese di richiedere fino a 20mila euro per acquistare o riparare macchinari, attrezzature o impianti produttivi".
"Come assessore – aggiunge Ripamonti – il mio obiettivo è essere un punto di riferimento. Ogni iniziativa sarà quindi svolta in piena condivisione con tutte le parti coinvolte, valorizzando questo importante strumento regionale di sostegno al territorio".
"Due milioni sono arrivati già nella giornata di ieri però servono risposte importanti anche per le aziende. Ho ritenuto opportuno e ho già condiviso con i fondatori del tavolo, le sigle sindacali e le associazioni datoriali, fare una sintesi sui punti e darci un metodo operativo pratico e utile per tutti e in quest'ottica lavoreremo. I temi sono veramente tanti e non dobbiamo perderci a fare elenchi, ma vogliamo essere molto concreti, pratici, operativi e sicuramente un punto fondamentale è la reazione ai grandi danni alluvionali, è stato disposto un primo stanziamento concreto significativo ma non sufficiente sicuramente e non ci fermeremo a quello" il commento del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri.
"Ne abbiamo già parlato con l'assessore Ripamonti e con il consigliere delegato Piana, con l'assessore Giampedrone per la parte delle infrastrutture e ne parleremo lunedì col presidente Bucci che non a caso farà una prima uscita istituzionale sul territorio savonese in Val Bormida, l'obiettivo è dare continuità, efficacia al lavoro delle istituzioni, degli enti in sinergia, sempre nell'ottica dell'interesse assoluto massimo delle nostre comunità, dei territori e delle imprese - puntualizza il numero uno di Palazzo Nervi che si è concentrato anche sulla crisi del vetro e dell'automotive - Ci sono due nostre grandi risorse, storiche attività, per le quali bisogna trovare delle soluzioni insieme alla Regione e i Ministeri e credo che la sintesi sarà poi avere un confronto anzitutto col Ministero delle attività produttive e del Made in Italy".