Cronaca - 13 dicembre 2024, 15:30

Ruba 350 kg di rame da un'azienda e scappa in auto (rubata) con la targa coperta: 36enne incastrato dalla videosorveglianza

Il furto avvenuto ai danni di un'azienda della Val Bormida specializzata nelle lavorazioni in metallo

E' un 36enne cittadino romeno, già noto alle Forze dell’Ordine e reduce da una rocambolesca fuga, la persona deferita alla Procura della Repubblica di Savona dai carabinieri di Cairo Montenotte che hanno concluso nei giorni scorsi un'indagine relativa a un furto avvenuto il 9 novembre presso un’azienda della Val Bormida, dopo la denuncia sporta da un imprenditore locale.

L’uomo, nel mese scorso, si sarebbe introdotto forzando il portone d’ingresso nell’officina di una ditta di lavorazioni in metallo e, una volta all’interno, avrebbe asportato circa 350 kg di barre di rame, per un valore stimato di circa 1.000 euro, caricandole su una vettura poi risultata intestata a un ragazzo della provincia di Cuneo.

Sebbene le targhe del veicolo utilizzato per il furto fossero state coperte, i carabinieri della stazione cairese sono riusciti a monitorarne il percorso dopo il colpo attraverso le telecamere di video sorveglianza comunali e private, seguendo il malvivente fino a un punto in cui, sentendosi tranquillo, ha rimosso la copertura che impediva di leggere i numeri identificativi dell’auto.

Risaliti quindi al proprietario, il giovane cuneese ha riferito agli investigatori di avere in precedenza denunciato l’appropriazione indebita del veicolo in quanto, affidato a una persona per la demolizione, questi se ne sarebbe invece servito per girare in lungo e in largo il Nord Italia, facendo pervenire al malcapitato proprietario una lunga sfilza di contravvenzioni per le più svariate infrazioni al Codice della Strada.

Da un ulteriore controllo effettuato dai militari, il romeno è risultato altresì intestatario di altri 11 veicoli, nonché responsabile di un inseguimento avvenuto a Barberino del Mugello appena il giorno prima al furto nel savonese, dove non si era fermato a un posto di controllo dagli uomini dell'Arma. Braccato dalla pattuglia, lo straniero aveva dovuto abbandonare il veicolo, a lui intestato, e fuggire a piedi riuscendo a far perdere le proprie tracce.

Il procedimento è comunque nella fase preliminare, tutti i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

Redazione