Il piano interrato dell'ospedale di Cairo, che ospitava la radiologia diagnostica prima della terribile alluvione dello scorso ottobre, ha subito danni significativi a causa dell'allagamento che ha compromesso completamente i locali e i macchinari presenti al suo interno. Per questo motivo, non sarà più destinato ad attività sanitarie.
L'annuncio arriva dall'azienda con una nota: "ASL2 desidera esprimere un sincero ringraziamento al personale che, grazie alla sua preziosa disponibilità e professionalità, ha dato attuazione al piano di recovery predisposto dalla Direzione, consentendo di ripristinare la maggior parte dei servizi dell'Ospedale di Cairo in tempi brevissimi dopo l'alluvione del 26-27 ottobre" esordiscono.
Per ovviare al problema dell'impossibilità di utilizzare la radiologia al piano interrato, l'ASL aveva attivato un servizio di radiologia mobile, consentendo la ripresa degli interventi chirurgici programmati in poco più di una settimana.
In questi giorni è stato definito un progetto per la nuova collocazione della TAC al piano terra, con un investimento previsto di 2 milioni e 300 mila euro. Sono inoltre in corso valutazioni su ulteriori soluzioni che potrebbero offrire vantaggi logistici e garantire una maggiore integrazione tra i servizi.
"I lavori per la nuova collocazione della TAC si intrecceranno con quelli già programmati per la Casa della Comunità, rendendo l’intervento particolarmente impegnativo - spiegano dall'azienda -. Nel frattempo, in tutto l'ospedale di Cairo saranno attivi contemporaneamente tre cantieri finanziati dal PNRR, ciascuno con scadenze specifiche, aumentando ulteriormente la complessità organizzativa. Tuttavia, si lavorerà con l'obiettivo prioritario di garantire l'erogazione continua di tutti i servizi, evitando significative interruzioni e assicurando la qualità delle prestazioni sanitarie".
"Tutte le attività necessarie stanno quindi procedendo con rapidità, nel rispetto della sicurezza e della qualità degli interventi" chiosano da ASL2.