Un ragazzo di 14 anni che frequenta una scuola superiore del ponente savonese sarebbe stato bersaglio di insulti, dispetti e discriminazione da parte dei compagni di scuola, situazione che lo avrebbe logorato a lungo e poi spinto a chiedere il trasferimento in altra scuola per ritrovare la serenità che merita.
“Il fatto che ci sia un ragazzo che soffra è un grosso dispiacere. Come scuola, stiamo cercando di capire meglio e nel modo più approfondito possibile. Su alcuni fatti specifici, però, mancano riscontri dimostrabili, almeno per ora”. Lo afferma il preside dell’istituto scolastico dove, secondo il racconto di una mamma, si sarebbero consumati atti gravi di bullismo nei confronti del figlio, beneficiario della legge 104 per problemi di entità lievissima.
“La priorità è approfondire la situazione – prosegue il dirigente scolastico –. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri e intendo presentare un esposto in Procura, a fronte delle azioni di approfondimento che stiamo svolgendo per chiarire i contorni della vicenda. Nulla verrà tralasciato”.
Il preside sottolinea che la scuola è stata informata ufficialmente della situazione solo pochi giorni fa, attraverso una comunicazione scritta. “Abbiamo avuto contezza dimostrabile di quanto sarebbe accaduto solo dal 4 dicembre e, dopo quella data, abbiamo potuto avviare un dialogo con la mamma del giovane. Da allora sto seguendo l’evolversi della vicenda con attenzione”.
Secondo il dirigente, non emergerebbe la presenza di un “bullo” o di un “branco” che abbia preso di mira il ragazzo, ma “è più verosimile che esista una difficoltà complessiva”. Secondo quanto raccontato dal preside, lo scorso anno accademico non sono stati riscontrati problemi, “anzi ci risulta che la madre fosse soddisfatta del percorso scolastico del ragazzo. Anche quest’anno era iniziato bene, fino a un episodio a fine ottobre che, tuttavia, non era stato ritenuto rilevante per la scuola, essendo avvenuto diverse ore dopo l’uscita dall’istituto. Nonostante ciò, ci eravamo attivati subito, ma non era stato possibile stabilire un dialogo con la famiglia”. La situazione sembra essere precipitata nell’ultima settimana, quando per la seconda volta qualcuno avrebbe fatto un dispetto al ragazzo, introducendo acqua e zucchero nel serbatoio del suo motorino, causando danni. “Anche questo episodio è avvenuto al di fuori dell’orario scolastico. Stiamo comunque verificando tutto con la massima attenzione”, conclude il preside.
“Manifestiamo la nostra vicinanza sia nei confronti del ragazzo che della sua famiglia – sono le parole di solidarietà che arrivano dal Comune in cui si trova la scuola -. Vorremmo ribadire che la porta del Comune è sempre aperta per un supporto o per farci da intermediari in situazioni difficili come quella accaduta”.
“È sempre necessario mantenere viva l’attenzione su fenomeni di questo tipo. Come Comune portiamo avanti diversi progetti contro il bullismo nelle scuole sia attraverso le associazioni del territorio che con le forze dell’ordine e la polizia locale. Continueremo a farlo – concludono - e a impegnarci affinché atti come questo non accadano mai più”.