Nemmeno l’atto formale delle dimissioni dei consiglieri destinati ad essere promossi ad assessori regionali è stato risparmiato dalle polemiche ormai consuete tra il neo-presidente Marco Bucci e i consiglieri delle opposizioni.
Al centro della contesa, come sottolineato da diversi rappresentanti delle minoranze, le modifiche all’assetto amministrativo della Regione con l’annunciato aumento del numero di assessori (da sette a nove), la scelta di proseguire con le dimissioni dei consiglieri scelti come assessori e la creazione del Consiglio Superiore della Sanità della Liguria tanto caro a Bucci e, soprattutto, al suo superconsulente Matteo Bassetti.
Al suo secondo consiglio da presidente, Bucci non si è tirato indietro. “Siamo vicini all’assurdo, sono cose triviali - ha detto - le persone si dimettono per fare l’assessore, i consiglieri devono lavorare di più con le delibere e più in fretta perché la gente ha bisogno di cose veloci. Tutti lavoreranno al massimo delle loro capacità”.
E mentre Enrico Ioculano (Pd) ha invitato il presidente a “un approccio più mite”, in aula gli applausi della maggioranza hanno accolto l’ingresso dei nuovi consiglieri: Chiara Cerri al posto di Marco Scajola, Veronica Russo al posto di Luca Lombardi, Armando Biasi al posto di Alessandro Piana e Laura Lauro al posto di Simona Ferro.