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GenovaSport2024 | 03 dicembre 2024, 15:57

Genova Capitale dello Sport che include

A Palazzo Tursi si è tenuto il forum su “Sport e Disabilità”

Nella Giornata Internazionale per le persone con disabilità si è tenuto a Palazzo Tursi il Forum “Sport e Disabilità: una sfida per la socialità” con importanti testimonianze di campioni, tecnici, dirigenti che hanno acceso i riflettori su un mondo in cui lo sport è medicina e terapia. Il forum, promosso da Bic Genova è stato moderato da Michele Corti e trasmesso in streaming sui canali social di Stelle nello Sport. In platea dirigenti sportivi, istituzioni e oltre 50 studenti dell’Istituto Marsano di Genova.
Il Forum ha chiuso il tris di eventi progettati da Bic Genova e Stelle nello Sport con il supporto del Comune di Genova nell’ambito della Capitale Europea dello Sport 2024. Prima è stata inaugurata, proprio a Tursi, una mostra sullo sport di tutte le abilità curata dalla fotografa Cristina Corti dal titolo “La Magia dello Sport” che rimarrà allestita fino al 7 dicembre, poi si è svolto il Torneo di Calcio Integrato “Genova 2024” con oltre 150 giovani, di ogni abilità, che hanno giocato insieme con gli atleti di Bic Genova, Insuperabili, Genoa for Special, Samp for Special, We Play Football.
Il Forum è stata una preziosa occasione per approfondire tutti i benefici che lo sport porta a persone con disabilità, oltre l’aspetto agonistico e ludico. Un vero acceleratore di socialità che permette alle famiglie di “far svoltare la vita dei propri figli”, come sottolinea Marco Barbagelata, presidente di Bic Genova. Al suo fianco sono intervenuti campioni paralimpici come Francesco Bocciardo, sportivi impegnati nel mondo sociale quali Simone Spinelli e Aurelia Costa, il delegato Figc Calcio Integrato Giulio Attardi oltre alle istituzioni con Alessandra Bianchi (Assessore allo Sport del Comune di Genova), Simona Ferro (Assessore allo Sport della Regione Liguria), Andrea Rivellini (Cda Fondazione Carige), Rino Zappalà (fiduciario Coni) e Michela Carfagna (coordinatrice di Sport e Salute). 


GLI INTERVENTI


“Lo sport si conferma uno strumento fondamentale per l’abbattimento delle barriere, sia fisiche che culturali e in queste tre occasioni promosse da Bic Genova lo abbiamo ulteriormente dimostrato”, sottolinea Alessandra Bianchi. “L’inclusione è uno dei valori fondanti del nostro progetto come Capitale Europea dello Sport e ringrazio Bic Genova, realtà virtuosa della nostra città, per aver voluto organizzare questo triplice evento in questo anno per noi così speciale. Il forum di oggi è stato un momento importantissimo che suggella l’importante lavoro che tutti insieme stiamo portando avanti. Lo sport dev'essere un pilastro per ciascuno di noi, ciascuno con le sue abilità, necessità e peculiarità. Vogliamo uno sport di tutti e per tutti. Genova ha avuto una grande crescita “sportiva” scalando fino al 3° posto la classifica delle province più sportive d’Italia promossa dal Sole 24 Ore e siamo convinti che questo risultato sia merito non solo dei prestigiosi titoli conquistati dalle nostre società sportive ma anche per quanto è stato favorito e promosso a livello aggregativo e sociale”. 


“I prestigiosi riconoscimenti europei ottenuti da Genova nel 2024 e dalla Liguria nel 2025 ci consentono di diffondere tra la cittadinanza i valori dello sport, con particolare riferimento all’inclusione e alla valorizzazione della diversità quale opportunità di confronto, conoscenza e crescita reciproca”, spiega Simona Ferro. “Per tutte le istituzioni politiche e sportive la “sfida per la socialità” dev’essere un’assoluta priorità: l’evento e le testimonianze di oggi ci aiutano senza dubbio a rendere sempre di più nel 2025 la Liguria una terra a misura di sportivo, per ogni età e abilità, coerentemente con la profonda valenza sociale dello sport”.


"Occorre dedicare ai giovani un'attenzione particolare, poiché attraverso la cultura, e nello specifico lo sport e l'inclusione, sono i primi a poter creare una società migliore”, interviene Andrea Rivellini, membro del Cda di Fondazione Carige. “Lo sport fa stare bene perché permette di stare assieme, relazionarsi, e crescere mentalmente, dandosi obiettivi. Questi ultimi aspetti sono estremamente importanti per Fondazione Carige e sempre di più sosterremo progetti che abbiano l’inclusione come focus".


"Sport e disabilità è un tema aperto che non avrà mai una conclusione”, spiega Alessandro Clavarino, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e coordinatore Special Olympics a Genova. “Ci sarà sempre una storia da scrivere o una partita da giocare laddove ci sono persone che crescono. Insisto sull'aspetto "sociale": il termine deriva dai soci, gli alleati che combattevano assieme un nemico comune...da pari! E su quest'idea di uguaglianza si deve continuare a procedere. La scuola sta andando in quella direzione, con i ragazzi disabili nelle stesse palestre, campi e piscine dei loro compagni. La pratica della socialità, lo sport assieme è quello che vale. Nelle ore di scienze motorie  i docenti, oggi molto preparati, devono educare il corpo a essere anche strumento di comunicazione. La scuola si apre, è un soggetto in dialogo con le istituzioni e la città. Genova si è meritata di salire nella classifica dell'inclusione, credo ci sia stato un grande lavoro dell'amministrazione che ha saputo generare un fantastico plus ultra".


"Sono un uomo di campo e vorrei che tutti vedessero i risultati di tutti questi sforzi per l'inclusività, ovvero vedere questi ragazzi sul campo”, interviene Rino Zappalà, fiduciario Coni. “Lo sport è importante per tutti, ma lo è in particolare per i ragazzi disabili. Anche e soprattutto per i rapporti che si vanno a creare con i ragazzi normodotati. E’ qualcosa che occorre vivere per rendersi realmente conto di quanto valga, per gli uni e per gli altri".


Michela Carfagna, coordinatrice di Sport e Salute, racconta un aneddoto. “Una mamma disperata ci ha chiesto "Mio figlio è chiuso in casa da 3 anni, potete fare qualcosa?". Ora è lui a chiedere di andare in società. A volte c'è ancora troppo menefreghismo, un'incapacità di accorgersi di certe realtà. Per questo è importante parlarne, affrontare il tema come oggi in questo prezioso forum. Inclusione e salute sono al centro del nostro operato e lo sport è un alleato fondamentale per promuoverli a tutti i livelli”.


“Bic Genova ha una vasta esperienza di organizzazione di attività ed eventi nel mondo dello sport inclusivo – sottolinea Marco Barbagelata – e siamo davvero onorati di aver potuto regalare a Genova questi tre momenti importanti in un anno speciale come il 2024. Ringraziamo l’assessorato allo sport del Comune di Genova per il supporto. E’ davvero importante il messaggio che Genova Capitale Europea dello Sport ha voluto lanciare. Lo sport è inclusione e socialità. Ogni anno accompagniamo centinaia di ragazzi in tante attività sportive davvero preziose per loro e le loro famiglie. Organizziamo in estate un camp speciale per ragazzi con disabilità “Autonomia & Sport” e promuoviamo ogni sabato incontri di calcio integrato, permettendo a ragazzi di ogni abilità di giocare insieme. Lo sport insegna ad affrontare ogni tipo di difficoltà, sviluppando doti di resilienza. E’ un messaggio universale e siamo orgogliosi di poterlo rilanciare nella nostra città, dopo quasi 30 anni di esperienza sul campo, nell’anno in cui Genova è capitale europea dello sport. Io ho cominciato nel mondo dell'inclusione nel 1994, appena più che ventenne. Del mondo della disabilità non sapevo nulla. Non se ne parlava. Accompagnavo dei ragazzi per il Basket in Carrozzina. Così già nel 1995 abbiamo formato una squadra e da lì è cominciato tutto. Mi viene in mente la prima volta che ho avuto a che fare con dei ragazzi con sindrome di down. Erano 12, ho detto: "Beh, ora prendiamo la palla da Basket e giochiamo!" Ora c'è un sogno. Una casa BIC. Perché i ragazzi a cui facciamo fare sport, lo fanno per quell'ora al giorno... e poi? Abbiamo cominciato a lasciare le nostre strutture a disposizione per i ragazzi per delle attività non strutturate, solo per fargli fare ciò che desiderassero per i fatti loro, prima di andare agli allenamenti. Ha funzionato. Sono spazi di socialità preziosi per loro e per le loro famiglie. Ora l'ambizione è cercare di rendere sempre più autonomi e indipendenti i ragazzi, anche prima che i loro genitori non possano più pensare a loro. Stiamo cercando il modo di farli lavorare, così che raggiungano una totale autonomia, ma nel frattempo grazie a una concessione col Comune stiamo progettando “Casa BIC" a Nervi in cui ragazzi con diversi livelli di disabilità potranno vivere e sostenersi interagendo tra di loro". 


"Quando ho cominciato nel 2010 – racconta Francesco Bocciardo - ho scoperto il contesto paralimpico quasi per caso. Oggi se ne parla molto di più, ma non è sufficiente. Abbiamo incontrato con Stelle nello Sport migliaia di ragazzi nelle scuole, forse anche di più. Parliamo di numeri. Ci sono 1300 disabili che fanno sport in Liguria ma ce ne sono circa altri 3700 che non praticano e dobbiamo trovare il modo di “agganciare”. Ora ci sono 12 ragazzi, certificati, che attraverso i percorsi promossi da Stelle nello Sport hanno cominciato a fare pratica e ora sono entrati nel movimento paralimpico Italiano. Dobbiamo essere trasparenti nell'approcciarci con persone con disabilità, essere autentici. Io preferisco che i ragazzi dopo avermi un po' squadrato mi vengano a chiedere. Non c'è problema a chiedere. Oggi si parla tanto di sport per le persone con disabilità, evviva, ma non di possibilità di lavoro per loro. Dobbiamo crescere ancora molto come società. Un messaggio finale ai ragazzi: i social sono usati tanto, ma spesso non per scopi buoni o utili, cerchiamo di portare avanti il messaggio dell'inclusione anche e soprattutto sui social in modo trasversale. Tra due anni ci saranno le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. Vi invito a provare l’esperienza come volontari. Vi sembrerà di dare una mano, ma così la darete soprattutto a voi stessi! Una esperienza che potrà cambiarvi la vita”.


"Sportability è uno spinoff di Stelle nello Sport che nasce nel 2020 durante la pandemia traendo spunto dai tanti incontri che Francesco Bocciardo aveva avuto nelle scuole”, spiega Marco Callai. “Lo Sportability Day nasce come occasione di incontro tra le famiglie e le realtà che si occupano di inclusione e disabilita, e non è mai stato un punto di arrivo ma di partenza, per tutti: le società, i ragazzi, le loro famiglie. Per questo siamo cresciuti di anno in anno, sempre più ragazzi sono venuti a provareun numero sempre maggiore di sport. Gli stessi che possono essere esplorati sulla piattaforma Sportabilityliguria.it che completa il quadro raccontando ciò che viene realizzato nel mondo sportivo della disabilità nella nostra regione, tutti gli eventi, gli atleti, le gare e le storie”.


"Quando ero adolescente, le attività di inclusione non erano conosciute, io l'ho scoperte praticamente da adulto, da pochi anni”, interviene Giulio Attardi, direttore generale di Bic Genova. “Grande merito è di chi promuove questo mondo, come fa Stelle nello Sport, delle Istituzioni e soprattutto dei ragazzi che ne parlano, anche sui social. Non è una sfida solo per lo sport ma per il sociale. Dobbiamo credere nei giovani, perché hanno la capacità di portarci ancora più avanti in questo percorso. Personalmente ho visto in poco tempo come il calcio integrato sia diventato un fenomeno straordinari oche permette a tutti i ragazzi, di ogni abilità, di vivere una esperienza formativa che lascia il segno".


"Per anni ho fatto il calciatore professionista – spiega Simone Spinelli - e chi fa sport vive di obiettivi. Non c''è divisione, ma unione. Una delle punte di diamante è l'inclusione. Per questo con il nostro progetto We Play Football non facciamo campionati: abbiamo rinunciato alla competizione per concentrarci interamente sull’inclusione, la socialità. Con l'aiuto di Stelle nello Sport riuciamo a far conoscere sempre di più il nostro percorso. Lo scopo è proprio quello di portare i bambini a giocare, per fargli vedere che se hanno paura di una porta, dietro di essa in realtà non c'è niente di spaventoso. Un messaggio da rivolgere anche alle famiglie".


"Soroptimist Club Genova promuove la piena realizzazione dei Diritti Umani”, ha raccontato Aurelia Costa. “Partendo da un progetto sulle donne ci siamo allargati con Giusy Parisi alla disabilità, nel suo percorso in tandem per l'Italia. Quest’anno è arrivata a Genova in concomitanza con la Festa dello Sport ed è tornata allo Sportability Day. Grazie a lei abbiamo potuto constatare quanti fossero i ragazzi disabili che ci tenevano a provare il giro in tandem. Così come tantissimi hanno voluto provare la joelette. Uno dei nostri ragazzi ha provato l'Hockey in Carrozzina e ora vuole praticarlo come sport in modo continuativo e noi lo sosterremo in questo, così come abbiamo deciso di supportare il Camp multisportivo per tutte le abilità promosso dal Bic Genova". 


"Ho inquadrato e toccato con mano la magia e il benessere che può dare lo Sport”, chiude Cristina Corti, fotografa e curatrice della mostra La Magia dello Sport. “Il coraggio che ci mettono queste società va raccontato. Va data loro voce. Io ho cercato di farlo attraverso le grandi emozioni fotografate in un percorso di oltre 5 anni". 


A chiudere il forum sono state le premiazioni delle diverse realtà sportive che hanno preso parte al progetto promosso dal Bic Genova. In primis le società calcistiche Athletic Club Albaro, Angelo Baiardo, Città Giardino Marassi, Genoa, Lavagnese 1919, Ligorna 1922, Sampdoria, Pontedecimo Calcio, Arquatese Valli Borbera. Un riconoscimento per Alessandra Bianchi, Simona Ferro, Antonio Micillo, Michela Carfagna, Aurelia Costa e Cristina Erriu. E ancora per Francesco Bocciardo, Simone Spinelli, il coordinatore Figc Sgs Aldo Fuggetta, Lions Club Genova Insieme, Panathlon Genova Levante, Ledakos e Centro Sportivo San Biagio.

IL FORUM INTEGRALE IN PODCAST
https://www.youtube.com/live/t7hFk_yUIRA?si=Gcw3i0aEQ72O3vyc

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