L’82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e cibi ultra-trasformati, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo.
Hanno preso parte anche Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale, alla giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024) organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti.
Per l’occasione sono state allestite due grandi tavole per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea. Uno stile alimentare che i genitori italiani vogliono trasmettere ai propri figli – rilevano Coldiretti/Censis - poiché percepito come un insieme di abitudini che garantiscono che i giovani mangeranno bene. Un cibo equilibrato, sano, sicuro e genuino in linea con la tutela della salute personale e del pianeta.
“Un fenomeno, quello degli ultra-trasformati, che va combattuto”, commentano Boeri e Rivarossa, “aumentando le ore di educazione alimentare nelle scuole e mettendo in campo campagne di sensibilizzazione per far conoscere i pericoli associati all’assunzione sistematica e continuativa di cibi ultra-trasformati, come chiesto dai genitori italiani”. Lo sforzo quotidiano dei genitori italiani si scontra dovente con la fattualità di uno stile alimentare giovanile tutt’altro che salutare, un insieme di abitudini che porta a una consumazione eccessiva di cibi ultra-trasformati. “L’utilizzo di questi prodotti va anche vietato nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole,” aggiungono. “Certo, un primo passo decisivo e fondamentale sarebbe la definizione di forme di etichettatura per evidenziare che un determinato prodotto appartiene alla categoria degli ultra-trasformati”.
Una battaglia è dunque necessaria, e su più fronti: Coldiretti è da sempre impegnata a promuovere nelle scuole italiane il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all’anno su tutto il territorio nazionale. Concludono Boeri e Rivarossa: “L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli per fermare così il consumo del cosiddetto junk food che mette a rischio la salute e fa aumentare l’obesità, come sostenuto unanimemente dalla scienza medica”.