Sanità - 27 novembre 2024, 12:38

Sciopero del 29 novembre, Fp Cgil scrive all'Asl: "Diritti sotto attacco chiediamo risposte"

Nella lettera il sindacato pone questioni come la necessità di avvisare i pazienti in lista sulle procedure programmate per quel giorno o le modalità di precettazione

I nominativi dei lavoratori precettati per lo sciopero di venerdì 29 novembre non ancora resi pubblici e carenze nella comunicazione sono alcune delle criticità segnalate da Fp Cgil all'Asl2 in occasione dello sciopero previsto per venerdì. Il sindacato ha inviato una lettera ai vertici di Asl2 in cui chiede chiarimenti sulle procedure relative ai contingenti minimi previsti per lo sciopero indetto.

Nel documento, si sottolinea la necessità di avere un report dettagliato sui contingenti previsti per garantire i servizi essenziali durante lo sciopero, ponendo inoltre l'attenzione sul fatto che, tutte le strutture avrebbero dovuto avvisare i pazienti in lista d'attesa di interventi, visite o esami programmati per quel giorno. 

"Ad oggi – spiega Massimo Scaletta d i  Fp Cfgil - non è chiaro se tale informazione sia stata comunicata come previsto".

Tra gli altri punti sollevati "ai dipendenti – dichiara Massimo Scaletta  - è stato richiesto di dichiarare anticipatamente la loro intenzione di aderire allo sciopero, un atto ritenuto una violazione dell’Accordo Quadro del 2001 e a soli due giorni dallo sciopero, i nominativi dei lavoratori precettati non sono stati ancora resi pubblici, come invece richiesto dalle normative. Secondo l'accordo del 2009 tra le organizzazioni sindacali e la direzione dell’ASL 2, la precettazione deve essere comunicata formalmente e consegnata singolarmente ai lavoratori interessati. Al momento, ciò non è avvenuto".

Conclude Fp Cgil nella lettera: "Ci risulta che sia stata inviata una nota di chiarimento ai dirigenti di presidio, territoriali e di struttura, ad ora (momento in cui scriviamo questa nostra) la nota non è ancora stata trasmessa ai coordinatori strutture. Comunque bene, ma la nota non è esaustiva dei punti sopra indicati e giunge in ritardo. Inoltre riteniamo che procedure ordinate, definite e attuate in modo corretto, siano una tutela per l’azienda e per tutta la popolazione che, ne siamo coscienti, patirà gli effetti della mancata o ridotta offerta dei servizi. La nostra lettera non ha alcun intento accusatorio, evidenzia il disagio e la preoccupazione del personale che non ha chiare le condizioni in cui operare e far valere il proprio diritto di lottare per condizioni di lavoro migliori".