Attualità - 26 novembre 2024, 08:30

Il Presidente Mattarella inaugura l’opera del ceramista albisolese Danilo Trogu

La scultura è dedicata a tutti coloro che nel 1994 gestirono l’emergenza causata dall’alluvione che colpì Alessandria

Questa mattina, martedì 26 novembre, è prevista ad Alessandria la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le celebrazioni del 30° anniversario dell’alluvione del 1994.

La presenza del Capo dello Stato è legata all’inaugurazione del monumento, collocato in prossimità della passerella pedonale di Lungo Tanaro San Martino, realizzato dall’artista albisolese Danilo Trogu e dedicato “Ai Volontari, alle Istituzioni, alle Forze dell'Ordine e a tutti coloro che hanno gestito l’emergenza e la ricostruzione”.

A Danilo Trogu, maestro ceramista da oltre 40 anni ad Albisola Capo, titolare della "Casa dell'Arte" fondata nel 1981 in via Colombo nel centro storico albisolese, dve realizza lavori nel tradizionale stile giallo e nero dell'ottocento albisolese, è stato assegnato anche il compito di illustrare l’opera al Presidente, alla presenza di una delegazione composta dal sindaco Giorgio Abonante, dal Prefetto Alessandra Vinciguerra, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal Presidente della Provincia di Alessandria Luigi Benzi.

La visita del Presidente Mattarella prevede anche la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento dedicato alle “Vittime dell’alluvione del 1994” e un incontro con Associazioni e Sindaci dei Comuni colpiti dall’alluvione. 

Il progetto artistico p stato coadiuvato da Alfonso Femia Atelier(s) Alfonso Femia per l’innesto urbano dell’opera, architetto particolarmente sensibile e impegnato sui temi dell’acqua. 

L'installazione, collocata in in uno spazio pubblico destinato a verde, onora l’anniversario ponendo su un lato verticale i nomi di battesimo delle 14 vittime. Al di sopra, una superficie di colore blu, a simboleggiare l'acqua, e marrone, per rievocare il fango, accoglie una serie di piccole case in ceramica smaltata striate di blu, ricordando l’invasione e la potenza distruttrice dell’evento atmosferico.

 “Un’opera importante che reca la testimonianza dell’acqua in eccesso. In trent’anni la situazione si è esasperata, le alluvioni si ripetono con sempre maggiore frequenza, danneggiando gravemente i territori… ...Ma c’è anche l’altro aspetto, quello dell’acqua che manca… L’acqua, visibile e invisibile, è chiaramente l’elemento fondamentale per la governance urbana del prossimo futuro” spiega Alfondo Femia.

Danilo Trogu: Ci sono tanti modi per ricordare, rivolgendosi al passato o al futuro. Ho scelto una visione rivolta al futuro, all’incontro tra le persone in uno spazio pubblico urbano… L’innesto dell’opera nella zolla di terra, al margine della riva, quasi sull’argine, è anch’esso un modo per tenere impresso nella memoria che il fiume continua a esistere e ad attraversare la città. La ceramica è materiale straordinario, capace di tenere dentro tutti i tempi” ha continuato Trogu.

Redazione