La voragine apertasi in via Garibaldi alimenta ulteriormente il dibattito politico locale. Il gruppo di opposizione "Insieme per Carcare" ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, accusandola di immobilismo nella gestione del problema, a più di un mese dalla sua comparsa.
“Abbiamo voluto attendere per comprendere l’entità del problema e la volontà di risolverlo. È probabilmente la voragine più grande tra quelle presenti sulle strade comunali”, affermano dalla minoranza.
Oltre alla dimensione del dissesto, i consiglieri denunciano i pericoli per la sicurezza stradale, specialmente nelle ore notturne, aggravati da una segnaletica di pericolo che giudicano non conforme al codice della strada. “La pericolosità è evidente sia di giorno che di notte. Nella voragine sono visibili i sottoservizi: eventuali danni a quei tubi potrebbero causare ulteriori disservizi per i cittadini”.
In attesa di una soluzione concreta, "Insieme per Carcare" conclude con una stoccata all’amministrazione: “Possiamo solo fantasticare sulle responsabilità e su chi debba intervenire!”.
Il sindaco Rodolfo Mirri ha replicato prontamente: "Il problema risale a prima dell'alluvione, ma lo abbiamo subito affrontato e risolto. Forse l'opposizione, non frequentando il paese, non si rende conto del nostro operato. Le forti piogge hanno riaperto il cedimento, e siamo intervenuti nuovamente. Attendiamo ora la relazione dei geologi, perché non basta una semplice riparazione: è fondamentale capire le cause del problema. L’area è ben segnalata e transennata, quindi non costituisce alcun pericolo. Se ci fosse qualcosa di anomalo, i vigili urbani sarebbero già intervenuti. È la solita polemica sterile che, francamente, ha stancato".