Solidarietà - 25 novembre 2024, 18:50

Finale celebra il 25 Novembre: il Municipio si colora di arancione, dall'Arco di Spagna #NONABBANDONIAMOLE

Il momento di riflessione davanti all'opera dell'artista finalese Faé A. Djéraba il culmine di un fine settimana di iniziative, come quella dello Zonta locale sul palazzo comunale

E' culminato nel momento di riflessione di questo pomeriggio, in piazza Vittorio Emanuele davanti all'Arco di Spagna, il fine settimana di eventi e iniziative che Finale Ligure ha dedicato alla Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne di oggi, lunedì 25 novembre.

Una giornata preceduta, nella notte passata, dall'illuminazione di colore arancione che lo Zonta Club finalese, in collaborazione con l'Assessorato a Turismo e Cultura, ha voluto donare al palazzo del Municipio di via Pertica, il cui aspetto tecnico è stato curato e offerto gratuitamente da Lorenzo Vicino di Cisque Service.

Un'iniziativa ormai solita per l'associazione che negli scorsi anni aveva colorato di questo colore anche l'Arco di Spagna, dove quest'anno è stata invece esposta una gigantografia dell'opera #NONABBANDONIAMOLE, progetto dell'artista plasticienne finalese Faé A. Djéraba nel 2021, all'indomani della presa di Kabul da parte del regime talebano.

L'artista stessa ha raccontato quest'opera fortemente evocativa, pensata in difesa dei diritti delle donne e presentata addirittura al tavolo delle Nazioni Unite oltre a essere inserita da Mondadori nel catalogo "Art Now Artisti 2023", dedicato ai maggiori artisti contemporanei.

"Troppi mi domandano che cosa mi importa di tutto ciò, a me ormai nata in Occidente. Sorellanza, per me è la parola chiave - aveva affermato Faé alla vigilia dell'installazione, durata tutto il fine settimana - Patisco il senso di ingiustizia, credo nella libertà, credo nel tenere vive le proprie radici senza sfociare nel radicalismo. Oggi una donna deve poter fare la sua vita, deve poter studiare se intende farlo, deve poter uscire con le amiche, deve avere i suoi spazi. Il tutto senza annientamento dell’identità, senza imposizioni violente".

All'evento ha preso parte il presidente del Consiglio Comunale finalese, Giuseppe Testa, insieme ai rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri (corpo impegnato in questi giorni in una propria campagna di sensibilizzazione) e al parroco di Finalmarina, monsignor Militello. Oltre ai vari discorsi, insieme i presenti, uomini e donne, hanno riflettuto su di un brano tratto dal libro dell’alpinista iraniana Nasim Eshqi e Francesca Borghetti "Ero roccia ora sono montagna".