Attualità - 25 novembre 2024, 13:32

Giornata storica per Albenga: verso il 100% dei reflui depurati. Il via ai lavori nel nuovo anno

Anche la sponda destra del Centa (Vadino) avrà la depurazione: firmato il Protocollo di Intesa tra Comune, Provincia (Ente di Governo dell’Ato Centro Ovest) e APS (Acque Pubbliche Savonesi)

"Un percorso a volte tortuoso, su una strada che molti hanno tentato di percorrere senza successo, ma che oggi porta ad un traguardo epocale: anche la sponda destra del Centa (Vadino) avrà la depurazione dei reflui e, se questo è stato possibile, è stato grazie alla buona amministrazione di Albenga".

Lo ha affermato il sindaco Riccardo Tomatis, presentando il progetto nel corso della conferenza stampa che ha visto la presenza anche del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, il presidente di Aps Maurizio Maricone, oltre alla parte tecnica dirigenziale e ad  alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale. A illustrare la parte tecnica del progetto, l'ing. Marabotto.

LE FASI CHE HANNO PORTATO ALLA DEPURAZIONE

Il primo cittadino ripercorre i passaggi che hanno portato a questo importante risultato: “Il tema della depurazione è sempre stato una priorità per la nostra Amministrazione e, prima ancora, per l’Amministrazione Cangiano con cui abbiamo dato il via al percorso che ha portato alla realizzazione dell’impianto di Viale Che Guevara inaugurato nel 2020.

Fu in quel momento che riuscimmo a depurare il 70% dei reflui fognari di Albenga.

Un traguardo importante che ha segnato un momento fondamentale per Albenga, ma che necessitava di un ulteriore impegno. L’obiettivo, infatti, è sempre stato quello di arrivare al 100% dei reflui depurati.

Fondamentale per raggiungere questo importante risultato è stato lo spirito propositivo che ha animato l’Amministrazione ingauna e che ha consentito al Comune di Albenga di portare avanti il progetto di completamento della depurazione della Città delle Torri redatto dall’ing. Angelo Gallea.

Attraverso questo passaggio è stato possibile, infatti, aprire la conferenza dei servizi e candidare il progetto - rivisitato e revisionato - al bando per accedere al finanziamento dei fondi PNRR, poi ottenuti come da D.M. del 9 agosto 2023 n.262.

A questo punto il consiglio comunale, il 19 settembre 2023, ha votato all’unanimità il parere positivo al progetto di collegamento alla depurazione del quartiere di Vadino, specificando contestualmente la necessità di trattare in conferenza dei servizi anche il collegamento dei depuratori frazionali di Bastia, Campochiesa e Salea.

Mentre a ottobre la Provincia (Autorità d’Ambito) ha approvato le risultanze della conferenza dei servizi.

Prese in considerazioni anche le necessità di potenziare l’impianto di depurazione di Borghetto (progetto finanziato attraverso risorse relative all’investimento 4.4 in fognatura e depurazione), a maggio 2024 è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, la Regione e la Provincia di Savona per l’attuazione degli interventi previsti”. 

Entrando nel merito del finanziamento spiega ancora il primo cittadino: “Il progetto per il collegamento di Vadino all’impianto di pretrattamento di Viale Che Guevara prevede un quadro economico che ammonta a 5.925.398,19 di cui 3.923.689,43 finanziati con fondi PNRR. La somma rimanente sarà co-finanziata attraverso un mutuo, ottenuto grazie all’impegno del dott. Maricone presidente APS, grazie al quale si sono superate le difficoltà riscontrate nell’addivenire alla fusione dei tre gestori operativi del servizio in provincia di Savona e attraverso 800 mila euro che verserà il Comune di Albenga. Questi 800 mila euro provengono dalle somme vincolate per la depurazione derivanti dagli introiti a suo tempo acquisiti dalle quote presenti in tariffa e destinati proprio a tale scopo”.​

Oggi siamo qui – conclude il sindaco – per sottoscrivere Protocollo di Intesa tra Comune, Provincia (Ente di Governo dell’Ato Centro Ovest) e APS (Acque Pubbliche Savonesi) e segnare ufficialmente un momento di assoluta importanza per Albenga, il territorio e l’ambiente”.

IL PROCESSO DI FUSIONE DEI GESTORI OPERATIVI IN APS

Dopo le tensioni e anche grazie alla capacità mediatoria del dott. Maricone, il Consorzio Depurazione Acque di Savona, Servizi Ambientali e Sca procedono verso la fusione in Acque Pubbliche Savonesi, società a totale capitale pubblico che si occuperà dell' ATO unico da Laigueglia a Varazze.

Il termine massimo che le società si sono date per la fusione è quello del 31 dicembre 2025, ciò ha permesso di evitata la perdita dei fondi del PNRR destinati al settore per migliorare gli impianti esistenti e perseguire i molteplici obiettivi prefissati, tra questi: l'ottimizzazione degli organi amministrativi e sociali per ridurre i costi e garantire una gestione migliore e più trasparente, effettuare interventi di maggiore respiro a livello d'ambito, accedere ai contributi di ARERA per la qualità del servizio, assegnati con l'obiettivo di reinvestire nel settore, la salvaguardia della risorsa idrica , bene che rimane pubblico, superando l'eventualità della gestione privata.

"È stata una giornata di soddisfazione perché abbiamo concluso, grazie al sindaco di Albenga e al presidente della Provincia, questo percorso di finanziamento da parte del Comune di Albenga e di Aps, sia per gli interventi di Vadino che, più in generale, per la tematica del Pnrr - spiega il presidente di Aps Maurizio Maricone -. Devo dire che, in questo periodo, grazie anche alla collaborazione fattiva di Servizi Ambientali e di Sca, l’attività è stata intensa e mirata alla costruzione di un rapporto tra le società, un rapporto che deve essere tra territori e basato su principi solidaristici. Ringrazio in particolare le due presidentesse che, insieme a me, gestiscono Aps, ovvero la signora Preve e la signora Balbo".

"A breve costruiremo il percorso di fusione in maniera fattiva - continua -. Entro la fine dell'anno avremo i dati economici e le prime bozze di accordi, tra cui lo statuto della società APS, gli accordi di patti parasociali e i meccanismi di funzionamento della società. L’obiettivo è procedere entro giugno 2025 con l’assemblea di fusione, passando prima attraverso la predisposizione del progetto di fusione, e concludere il processo di unificazione di queste aziende entro il 31 dicembre 2025".

"È fondamentale che ci sia sensibilità, soprattutto nell'area di Ponente, sulle tematiche degli investimenti per i collettamenti e che tutti i sindaci spingano sia nella direzione della fusione sia in quella degli investimenti da realizzare nei prossimi anni. L’obiettivo è rendere il settore sempre più efficiente - conclude -, offrire risposte di alto livello ai cittadini e garantire un servizio pubblico che funzioni secondo tutti i criteri di efficienza possibili".

L’ATO

La legge 5/1/1994 n. 36 (Legge Galli), in seguito sostituita dal vigente D. Lgs. 152/2006, ha introdotto il concetto del servizio idrico integrato.

L’ambito territoriale ottimale savonese era stato determinato con deliberazione di Consiglio Regionale n.43/1997 ai sensi della L.R. n.43/1995. Alle Province spetta il compito di coordinamento dell’autorità ed ai Comuni il compito decisionale, con diritto di voto nella Conferenza d’Ambito.

La Legge Regionale n. 1 del 24/2/2014 e s.m.i. ha operato la ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali con la individuazione di due ATO Centro Ovest (1 e 2, rispettivamente ato costiero e padano).

Con la Legge Regionale n.17 del 23/9/2015 l'ato costiero Centro Ovest 1 era stato suddiviso in due ambiti territoriali ottimali (Centro Ovest 1 e 3).

La sentenza della Corte Costituzionale n.173, depositata il 17/7/2017 ha comportato la abrogazione della L.R. 17/2015 relativamente alla delimitazione del terzo ato, ripristinando la situazione iniziale prevista dalla L.R. 1/2014, con un unico ambito costiero (ATO Centro Ovest 1) ed uno padano (ATO Centro Ovest 2).

IL RUOLO DELLA PROVINCIA

La Provincia di Savona svolge un ruolo cruciale nella gestione dell'ATO idrico integrato. Come Ente di Governo d'Ambito, infatti, sovrintende alla gestione del servizio idrico integrato, assicurandosi che i servizi di captazione, adduzione, distribuzione, smaltimento e depurazione siano coordinati e ottimizzati monitorando peraltro l'efficacia delle attività di gestione del servizio idrico, assicurandosi che siano rispettate le normative vigenti e che i servizi siano erogati in modo efficiente e sostenibile.

Inoltre elabora e approva i piani d'ambito, che includono le predisposizioni tariffarie e le strategie di gestione del servizio idrico per il periodo di riferimento. 

"Finalmente oggi si mette un punto a una questione che parte dalla contestazione di un’infrazione comunitaria e dalla mancanza, in un territorio così importante come quello della seconda città della nostra bellissima provincia e dell’intero territorio ingauno, di un servizio di depurazione completo, adeguato e correttamente implementato - spiega il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri -. Il servizio idrico integrato è una delle funzioni fondamentali dell’ente Provincia, insieme alla gestione dei rifiuti, del trasporto e di molte altre attività. In questo ambito si faticava da troppi anni ad arrivare dove dovevamo. Oggi, invece, vediamo la concretizzazione di una parte fondamentale di ciò che mancava. Abbiamo condiviso tempi e un cronoprogramma molto stringente. Le procedure semplificate e i tempi brevi per rendicontare, imposti dal PNRR, ci aiutano ma anche ci obbligano. Questo è importante perché si tratta di un passaggio cruciale, legato anche all’implementazione dell’impianto di depurazione centrale di Borghetto, che non è isolato ma inserito in un progetto più ampio. APS, guidata con determinazione dall’attuale management, in particolare dal presidente Maricone, sta finalmente avanzando in maniera concreta. Questo è fondamentale per tutto il sistema dei nostri comuni, per chi ci vive, per chi ci lavora e per le finalità turistiche, come ricordato anche dal sindaco".

"Dunque sì, è una giornata finalmente storica in senso positivo, ma non ci fermiamo e non abbassiamo l’attenzione. Andiamo avanti! Confido di risentire presto il sindaco, oltre che per confrontarci su altri temi già programmati, per poter vedere i lavori che prendono corpo e che avanzano. Non tanto per tagliare nastri, ma per avere la soddisfazione, per noi che viviamo e lavoriamo qui, e che vogliamo attrarre sui nostri territori, di vedere finalmente un servizio adeguato", conclude Olivieri

IL PROGETTO PER IL COLLEGAMENTO DI VADINO

Diverse le fasi progettuali valutate dalla conferenza dei servizi per il collegamento di Vadino alla depurazione.

La soluzione prescelta prevede che si partirà dal depuratore di Vadino che diventerà stazione di sollevamento e rilancio e spingerà i reflui, attraverso nuove condotte fognarie, verso una vasca di compensazione delle portate - sotterranea e del tutto invisibile - che sarà collocata nel piazzale dell’ex tribunale in via Bologna.

Da qui i reflui di Vadino confluiranno nella rete fognaria esistente per arrivare alla stazione di sollevamento di viale 8 Marzo e poi di viale Che Guevara.

Si tratta di un progetto nuovo, all’avanguardia, che presta particolare attenzione alla tecnologia e all’ambiente (non ultime le valutazioni relative al taggin climatico, ossia al conseguimento e perseguimento degli obiettivi climatici che prevede una tecnologia green, nel caso di specie anche attraverso pensiline fotovoltaiche che alimenteranno le stazioni di sollevamento).

"I due progetti Pnrr, ovvero il collegamento di Vadino e l’ampliamento del depuratore di Borghetto Santo Spirito, sono stati entrambi appaltati - dice il responsabile unico del procedimento di Albenga e di Borghetto S.S. -. Attualmente, sono in fase di realizzazione i progetti esecutivi e si prevede l’apertura dei cantieri agli inizi del 2025, con gennaio-febbraio come periodo indicativo".

"Il progetto di Borghetto riguarda l’ampliamento del suo depuratore, mentre quello di Vadino prevede il collegamento dalla stazione di pretrattamento di Vadino fino alla zona dell’ex tribunale, passando per via del Roggetto, viale Che Guevara e viale 8 Marzo, fino all’impianto di depurazione vero e proprio di Borghetto Santo Spirito - spiega -. Il termine dei lavori è previsto, in linea con le tempistiche del Pnrr, entro marzo 2026 - conclude -, con collaudo e attivazione degli impianti entro giugno. Siamo fiduciosi di rispettare le tempistiche del cronoprogramma stabilite dal Pnrr".

Per quanto riguarda il collegamento da Vadino, per attraversare il fiume Centa sarà utilizzata una delle tubature esistenti, installata anni fa sotto il ponte della via Aurelia. Attualmente, tale tubatura è di proprietà dell'acquedotto San Lazzaro, in fase di regolarizzazione, e verrà concessa in uso gratuito.