Savona - 23 novembre 2024, 14:08

Record di divorzi in Liguria nel 2023: con Sicilia e Sardegna è la regione dove la coppia "scoppia" più facilmente

Si sono registrati 2.344 casi di coppie sposate arrivate al capolinea nell’arco dell’anno. Oltre il 75% sono divorzi consensuali

Nel 2023 la Liguria si distingue come una delle regioni italiane con il più alto tasso di divorzi, pari a 1,6 ogni mille abitanti, al di sopra della media nazionale di 1,4. Questo dato la colloca al vertice delle statistiche Istat insieme a Sicilia e Sardegna. In confronto, la provincia autonoma di Bolzano si ferma a 0,9 divorzi per mille abitanti, mentre Molise e Basilicata raggiungono appena 1,1, confermando una maggiore variabilità territoriale.

Secondo l’ultimo report, in Liguria si sono registrati 2.344 divorzi nell’arco dell’anno. Di questi, 599 sono stati giudiziali presso i tribunali, 915 consensuali sempre in ambito giudiziario, 206 consensuali con negoziazioni assistite da avvocati e 624 conclusi presso lo stato civile. La distribuzione evidenzia una preferenza per modalità consensuali (oltre il 75% del totale), segnale di una propensione a risolvere i conflitti familiari in maniera più rapida e meno impattante.

Con i suoi 2.344 divorzi, dunque, la Liguria rappresenta il 2,9% del totale nazionale (79.875). Pur essendo una regione con una popolazione relativamente ridotta rispetto ad altre aree del Nord, come Lombardia e Piemonte, il tasso pro capite dimostra una dinamica significativa, posizionandola tra le zone con il più alto numero di divorzi rispetto alla popolazione.

Il dato potrebbe essere influenzato da una combinazione di componenti, non ultima la struttura demografica della Liguria, caratterizzata da una popolazione più anziana. Il numero consistente di divorzi consensuali presso lo stato civile (624) riflette un crescente utilizzo di soluzioni semplificate, in linea con una tendenza nazionale a ridurre i tempi e i costi delle separazioni.

L’indicatore nazionale di divorzi per 1.000 abitanti - quindi osservando cosa accade nell'intera Penisola - è rimasto stabile a 1,4 rispetto all’anno precedente, ma si nota una progressiva riduzione delle differenze tra Nord e Sud del Paese.

Allargando lo sguardo, sempre secondo i dati statistici, la distribuzione regionale evidenzia marcate differenze nei numeri assoluti e nelle modalità di scioglimento del matrimonio.

Nel 2023, l'Italia ha registrato un totale di 79.875 divorzi. Senza "pesare" la densità demografica, ma guardando ai numeri assoluti, il Nord-Ovest, trainato dalla Lombardia, si conferma l'area con il maggior numero di coppie sposate che arrivano al capolinea, con 23.813 casi complessivi. La Lombardia da sola conta quasi 13.000 divorzi, di cui 4.813 consensuali presso i tribunali, la cifra più alta a livello nazionale. Anche il Piemonte si distingue con oltre 6.000 divorzi, equamente distribuiti tra le varie modalità. In queste regioni, il tasso di divorzi per 1.000 abitanti è pari a 1,4, in linea con la media nazionale.

Il Nord-Est, con 14.507 divorzi totali, si distingue per una preferenza verso soluzioni consensuali. Il Veneto, per esempio, ha registrato quasi 2.800 divorzi, con una percentuale significativa di consensuali presso lo stato civile (1.849). Il Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna mostrano numeri simili, con una propensione a evitare il contenzioso.

Nelle regioni centrali, come Lazio e Toscana, la "fotografia" statistica mostra un uso rilevante della negoziazione assistita da avvocati. Nel Lazio, per esempio, oltre 1.600 divorzi sono stati risolti con questa modalità, il numero più alto tra tutte le regioni. Complessivamente, il Centro ha registrato 16.319 divorzi, con un tasso di 1,4 divorzi per 1.000 abitanti.

Le regioni meridionali presentano un panorama meno uniforme. La Campania, con oltre 7.000 divorzi, è seconda solo alla Lombardia per numero assoluto, ma mostra una maggiore incidenza di divorzi giudiziali (2.894). Puglia, Calabria e Sicilia evidenziano numeri significativi, ma in linea con una maggiore frammentazione tra le modalità scelte. Il tasso di divorzi per 1.000 abitanti, pari a 1,3, è leggermente inferiore alla media nazionale.

Le Isole emergono come un'area interessante per la loro specificità, che si può assimilare alla Liguria. La Sicilia guida il gruppo con oltre 7.500 divorzi, ma è un dato sorprendente anche quello della Sardegna, dove il tasso di divorzi per 1.000 abitanti è tra i più alti del Paese (anche lì 1,6).

A livello nazionale, il 38% dei divorzi è avvenuto presso i tribunali in forma consensuale, mentre il 29% ha visto il ricorso alle negoziazioni assistite da avvocati o agli uffici dello stato civile. I divorzi giudiziali rappresentano una minoranza (23.450), ma sono più comuni nelle regioni meridionali. 
 

Redazione