Attualità - 23 novembre 2024, 10:24

25 Novembre, Dagnino (Centro Antiviolenza Gentileschi): “L’indipendenza economica è focale per un percorso di rinascita”

“Attraverso borse lavoro di sei mesi, aiutiamo le donne a reinserirsi nel mondo del lavoro e a muovere i primi passi verso una nuova vita”

Si avvicina la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. A fronte di fatti di cronaca che purtroppo preoccupano sempre più, ci sono strutture che svolgono un lavoro importantissimo nel dare sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli in difficoltà. Tra queste, il Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi. “Sono tante le donne che chiedono aiuto al nostro centro, aumentate dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin. Probabilmente molte si sono sentite in pericolo e hanno trovato la forza di chiamarci - spiega Laura Dagnino, presidente del Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi, che opera da Noli fino ad Andora e nei rispettivi entroterra -, ma questo è solo la punta di un iceberg – prosegue –. C’è un enorme sottobosco di violenza che non emerge, spesso perché le donne stesse fraintendono atteggiamenti tossici dei loro compagni come segni di stanchezza o li giustificano. Molte non hanno consapevolezza di vivere situazioni sbagliate, e questo rende difficile far emergere il reale problema”. 

L’indipendenza economica è tra gli aspetti più rilevanti nel percorso “di rinascita” delle donne vittime di violenza. “Gli uomini violenti tendono a isolare le donne, convincendole di essere incapaci e facendo perdere fiducia nelle proprie potenzialità – continua Dagnino -. Attraverso borse lavoro di sei mesi, aiutiamo le donne a reinserirsi nel mondo del lavoro e a muovere i primi passi verso una nuova vita”.

Il centro antiviolenza svolge un’ampia gamma di servizi per aiutare le donne vittime di violenza, dall’assistenza legale con il gratuito patrocinio a soluzioni abitative sicure, tra cui rifugi protetti, al supporto psicologico per aiutarle a ritrovare la consapevolezza di essere donne e persone che meritano rispetto. “Troppo spesso si sentono dire frasi come ‘non vali niente’ o ‘non sai educare i figli’, ‘stai zitta’ e questo le annienta. Il percorso psicologico è fondamentale anche per rafforzare la decisione di interrompere una relazione tossica. Senza questo supporto, molte tornano indietro”.

Anche i figli vanno tutelati e aiutati e risulta fondamentale il supporto alle minori vittime di violenza assistita. “Questi bambini subiscono gravi danni psicologici vedendo ciò che accade alle loro madri. Sono molto spaventati e sensibili. Con l’aiuto di psicologhe specializzate, cerchiamo di spiegare loro che quello che hanno visto è sbagliato, senza però svalutare la figura paterna”.

Purtroppo, proprio i fatti di cronaca quotidiana confermano che gli episodi di violenza sulle donne non accennano a diminuire. È quindi particolarmente importante la prevenzione. “Abbiamo gestito progetti formativi in scuole e in un’associazione sportiva per sensibilizzare studenti, insegnanti e atleti su stereotipi, violenza di genere e pregiudizi. Ora ci stiamo concentrando sulla violenza digitale e il cyberbullismo”.

 Il progetto si concluderà a gennaio, con una conferenza che si terrà al Teatro Ambra ad Albenge, dove verrà presentato anche un video realizzato appositamente da Marco Camisani Calzolari. “Formazione e sensibilizzazione sono strumenti potentissimi per prevenire la violenza e costruire una società più consapevole”, conclude Dagnino.