Lunedì 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall'Onu nel 1999, in ricordo di Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, ree di essersi oppose alla dittatura del generale Rafael Leónidas Trujillo, e per questo uccise il 25 novembre 1960. Diverse le iniziative sul territorio della Provincia di Savona.
Nel capoluogo, il vice capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza, il segretario provinciale di Azzurro Donna Camilla Ciccarelli e quello savonese Paola Fantin, hanno organizzato uno spazio apposito nella centralissima Piazza Sisto, operativo dalle 10, 00 alle 16, 00 per sensibilizzare la cittadinanza su un tema che resta purtroppo, molto attuale.
"La violenza sulle donne è una delle più diffuse, devastanti violazioni dei diritti umani al mondo - ha dichiarato Camilla Ciccarelli - spesso, specialmente all'interno delle mura domestiche, rimane poi impunita, a causa dell’omertà, la connivenza, lo stigma e la vergogna a cui in molte comunità viene associata. È necessario far sentire la voce di tutti per aumentare la consapevolezza e far sì che il silenzio non abbia il sopravvento".
"Nel 2023 in Italia, le richieste di aiuto e di intervento per episodi di ‘violenza domestica o di genere’ subita dalle donne sono state 13.793 - è il commento del Consigliere Regionale Angelo Vaccarezza - di queste, solo nell’1,5% dei casi l’autore risulta sconosciuto alla vittima; nel 61,5% dei casi l’autore risulta legato alla vittima da una relazione di tipo sentimentale, attuale o passata. Numeri che fanno tremare i polsi e che rendono imperativo da parte delle Istituzioni alzare la soglia di attenzione”.
Paola Fantin, segretario cittadino di Azzurro Donna per la città di Savona:" Sono contenta di far parte di questo progetto e ringrazio Angelo Vaccarezza e Camilla Ciccarelli. Valorizzare la figura della donna e attuare tutti gli strumenti a disposizione per garantirne la sicurezza e l'incolumità in ogni aspetto della vita è importantissimo. Piccole azioni quotidiane, tutti insieme, fanno la differenza. Educare i nostri figli al rispetto è la prima azione da compiere, sensibilizzare e aiutare chi affronta questo dolore è nostro dovere morale".