Attualità - 19 novembre 2024, 16:58

Emissione fumi, accolto parzialmente il riesame richiesto da Italiana Coke

La provincia ha accolto alcune concessioni limitate e rigettato altre, motivando le decisioni con la necessità di tutelare l'ambiente

La provincia di Savona ha accolto solo parzialmente la richiesta di Italiana Coke di rivedere le prescrizioni ambientali. L’azienda aveva chiesto modifiche alle normative relative al monitoraggio delle emissioni, ma l’esito è stato complesso, con alcune concessioni limitate e rigetti motivati dalla necessità di tutelare l’ambiente.

Una delle modifiche approvate riguarda le ore annue in cui i dati del sistema di monitoraggio delle emissioni possono essere invalidati durante operazioni particolari. Ad esempio, per il rifacimento delle testate dei forni, la nuova soglia sarà di 840 ore annuali. L’azienda avrà a disposizione un totale di ore massime per ciascuna batteria di forni, suddivise tra varie attività. La pulizia dei canali fumi potrà avvenire per un massimo di 150 ore, mentre la modifica dell’assetto produttivo, le regolazioni e la pulizia di componenti del sistema di riscaldo, gli interventi sulla linea gas e sulle valvole aria/fumi saranno limitati a 160 ore. Per il rifacimento delle testate dei forni, la soglia annua è fissata a 1000 ore, mentre altre operazioni come regolazioni e pulizie avranno un limite di 210 ore. Ogni anno, entro il 31 gennaio, l’azienda dovrà fornire un rapporto dettagliato delle attività svolte, indicando l’impatto sulle emissioni e le migliorie proposte per ridurre ulteriormente il numero di ore autorizzate per l’invalidazione dei dati.

Tuttavia, non tutte le richieste dell’azienda sono state accolte. La provincia ha respinto la proposta di considerare un tempo di distillazione superiore a 36 ore come parametro per definire il "minimo tecnico" previsto dalla legge. Gli enti di controllo hanno spiegato che questa condizione non è verificabile in tempo reale e non rappresenta un livello minimo necessario per il corretto funzionamento dell’impianto. Inoltre, è stata rigettata la proposta di programmare semestralmente le ore di invalidazione, poiché questa soluzione avrebbe potuto confondere la manutenzione ordinaria con le operazioni giustificabili per l’invalidazione dei dati, compromettere la trasparenza e minare l’affidabilità del sistema di monitoraggio.

Infine, l’azienda dovrà adottare misure di maggiore trasparenza riguardo alle modifiche manuali dello stato degli impianti. Ogni volta che si verificano modifiche che comportano l’invalidazione dei dati, Italiana Coke dovrà notificare tempestivamente gli enti competenti, inviando un’email all’inizio e alla fine delle operazioni. Inoltre, dovrà tenere un registro completo delle manutenzioni effettuate e, entro 30 giorni, proporre un sistema automatico per l’invio delle notifiche, al fine di migliorare la gestione e la trasparenza del monitoraggio.