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Sanità | 18 novembre 2024, 17:04

Ospedale di Cairo, un perito per la conta dei danni e ipotesi di spostare la Radiologia in un'area più sicura

Nonostante i danni dell'alluvione sono stati garantiti i servizi.  L'esondazione del Bormida aveva raggiunto il piano interrato della Radiologia e del Laboratorio Analisi

Ospedale di Cairo, un perito per la conta dei danni e ipotesi di spostare la Radiologia in un'area più sicura

Un danno enorme quello dell'alluvione dello scorso 27 ottobre, con il fango che ha invaso i locali al piano sotterraneo dove si trovano la Radiologia, con tutti i macchinari, e il Laboratorio analisi. Per quantificare l'entità del danno l'Asl2 ha affidato l'incarico ad una società, la Marsh Advisory S.r.l. Di Milano, che dovrà fare una stima che si prospetta ingente. Dopo i sopralluoghi la dirigenza dell'Asl e del presidio ospedaliero farà una riunione mercoledì 20 per fare il punto della situazione.

Si dovrebbe discutere anche dell'ipotesi di spostare la Radiologia, oggetto di almeno due eventi alluvionali, per mettere al sicuro macchinari estremamente costosi. Ed è stata una fortuna che nell'ultima esondazione del Bormida non ci fosse ancora la nuova Tac, del valore di circa 600 mila euro, che dovrebbe essere installata nei prossimi mesi. Già la settimana prima dell'esondazione del Bormida, con la precedente allerta meteo, i locali erano stati evacuati.

"Dovremo fare molte valutazioni – spiega Luca Corti direttore del Distretto Val Bormida – una cosa importante però va sottolineata: nonostante i danni alluvionali non è stato interrotto il servizio, grazie all'impegno e al lavoro del personale. Con il sistema della radiologia portatile riusciamo a supplire in questa fase particolare. L'impresa incaricata delle pulizie e per liberare i locali dal fango sta facendo un buon lavoro. Ci sarà da valutare cosa fare in futuro per la Radiologia. Negli ultimi 35-40 mi risulta che siano stati tre gli eventi alluvionali importanti e il piano terra ne è stato colpito. Dobbiamo ragionare e valutare se prendere in mano tutto e spostare la Radiologia, che ha macchinari molto costosi. Ma è una scelta complessa che richiede una serie di valutazioni e che discuteremo".

Una valutazione complicata ancor più che ora il San Giuseppe è in buona parte interessato dai lavori per la trasformazione in ospedale di Comunità, finanziato con il Pnrr, e si dovrà eventualmente trovare spazi adeguati per uno spostamento della Radiologia, che comporterebbe altrettanti lavori di adeguamento per l'installazione dei macchinari.

Elena Romanato

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