Il fiore al centro delle attenzioni, da questa mattina a domani a Sanremo, al cinema Centrale. Con l’organizzazione di Coldiretti, infatti, è scattato il secondo ‘Congresso del fiore Made in Italy’, grazie anche alla partnership con Assofloro e Affi, ed alla presenza del Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.
Si tratta di un evento che porta all'attenzione delle istituzioni, dell'opinione pubblica e dei consumatori finali l'importanza e l'impatto di un settore trainante per l'economia italiana: “Un'occasione unica - spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale - per condividere conoscenze, innovazioni e visioni future sulla floricoltura italiana: distintività e legame con il territorio saranno il fulcro dell’evento. Il congresso sarà anche l’occasione per discutere e confrontarsi sulle sfide e le opportunità del settore, che rappresenta una componente fondamentale dell’agricoltura nazionale, con una lunga tradizione che unisce qualità, varietà e innovazione”.
Ettore Prandini, Presidente Nazionale di Coldiretti, ha così commentato: “Il comparto florovivaistico, nel nostro paese è stato sottovalutato per troppo tempo. Il tema del cambiamento climatico ha dato più centralità al nostro settore perché, anche coltivare una pianta in casa o in giardino, può garantire risparmio energetico e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il settore italiano è sempre più in espansione, anche in chiave occupazionale. Le nostre piante vengono esportate al 60% e vorremmo che ci fosse più consapevolezza nelle nostre istituzioni, per fare in modo che i parchi fossero arredati con piante provenienti dai nostri vivaisti. Sarebbero un ottimo biglietto da visita per i turisti, italiani e stranieri”.
Protagonista dell’evento l’intera regione ma, nello specifico, proprio Sanremo da tutti chiamata la ‘città dei fiori’. La Liguria è sempre la principale regione per la coltivazione di fiori recisi, grazie all’esperienza tramandata e all’adozione di nuove tecnologie. Sanremo e la Riviera di Ponente rappresentano centri di eccellenza, rinomati per la produzione di ranuncoli, anemoni, papaveri, mimose, ginestre e fronde verdi da reciso, che vengono esportati in tutto il mondo, anche grazie a un clima favorevole e a una lunga tradizione che risale ai secoli scorsi.
“Sottolineo con soddisfazione il fatto che sia Sanremo, la ‘Città dei Fiori’, ad ospitare questo importante appuntamento per un settore che resta uno dei pilastri della nostra economia e non solo, forte dello storico brand universalmente conosciuto. Se si pensa a Sanremo non si può fare a meno di associarla all'antica tradizione floricola, la cui massima visibilità mediatica è rappresentata dal ‘Corso Fiorito’, grande evento popolare che affonda le radici addirittura nell'alba del secolo scorso, ma anche dalla straordinaria vetrina del Festival della Canzone italiana, punta di diamante dell'altra forte identità, quella di ‘Città della Musica’. La floricoltura, nata nel tardo Ottocento, ha rappresentato un'illuminata svolta pionieristica per la Riviera di Ponente, capace di innescare una rivoluzione economica, sociale e paesaggistica che ha caratterizzato le nostre colline per oltre un secolo. Floricoltura e florovivaismo sono attività storicamente legate al territorio: basti pensare alla scuola sanremese degli ibridatori che non ha eguali, alla presenza di prestigiosi istituti per la floricoltura e l’agricoltura, nonché al Mercato dei Fiori, il più importante del bacino mediterraneo”.
Sono le parole di benvenuto pronunciate dal Sindaco di Sanremo, Alessandro Mager che, in merito al mercato, ha proseguito: “Gestito da Amaie Energia e Servizi, negli ultimi anni ha registrato una continua crescita: nel 2022 il fatturato dell’asta e del deposito, diventati un valore aggiunto, è stato di circa 11,3 milioni di euro, con 21,5 milioni di steli commercializzati di ben 273 differenti varietà. Dal 2020 al 2022 il volume di affari è cresciuto del 40%, con il 33% in più di steli commercializzati, grazie anche all'ampliamento dell'offerta complessiva della struttura ai piedi di valle Armea. I dati relativi al 2023 sono sostanzialmente in linea con quelli precedenti. In particolare, il volume d’affari registrato nell’ultimo anno si aggira intorno agli 11 milioni di euro, con il transito di quasi 20 milioni di unità commercializzate: una realtà che costituisce un riferimento a livello nazionale per il comparto dei fiori recisi e del verde ornamentale”.
“D'altronde, i fiori di Sanremo sono sinonimo di qualità – va avanti Mager - soprattutto quelli coltivati en plein air, potendo vantare caratteristiche importanti di genuinità, resistenza e colori. Oggi è il ranuncolo in testa all'ideale classifica di diffusione a livello produttivo e, di conseguenza, di gradimento nell'articolata rete commerciale. Seguono l’anemone, la mimosa e la ginestra. Riguardo al verde, attualmente sono oltre 100 le varietà di fronde: un ventaglio davvero ampio. Tutte queste produzioni raccontano la nostra terra e raggiungono molti paesi: l’Olanda, che è il principale concorrente, la Germania, la Francia, la Svizzera, la Scandinavia (con la Svezia in primis) ma anche la Russia, l’Austria e l’Est Europa. A proposito della Svezia, mi preme aprire una doverosa parentesi per ricordare che i fiori di Sanremo e, in generale, della Riviera ligure continuano ad essere protagonisti dell'annuale e attesissima cerimonia di consegna dei Premi Nobel a Stoccolma, in virtù dell’accordo raggiunto tra Comune, Regione Liguria, Camera di Commercio Riviera di Liguria e Fondazione Nobel. E, ovviamente, colgo l’occasione anche per ricordare il legame che ci unisce alla Svezia nel nome di Alfred Nobel, che ha concluso la sua esistenza a Sanremo nella suggestiva villa in corso Cavalotti, oggi museo e sede di incontri e varie iniziative. Tornando ai paesi raggiunti dalle nostre produzione floricole, negli Stati Uniti vengono esportate soprattutto le fronde verdi, mentre limitate quantità di prodotti floricoli vengono commercializzati anche in Giappone e negli Emirati Arabi: non a caso, quindi, il patrimonio storico della floricoltura diventa vera e propria offerta turistica, vero e proprio marketing territoriale. Mi preme anche ricordare il Museo del Fiore, ovvero il Floriseum, testimonianza storica del legame tra la città e la floricoltura, immerso nel parco di Villa Ormond con il suo straordinario patrimonio vegetale, vero e proprio polmone verde della città. Nel parco si trova anche l’aiuola ‘Giardino Libero’ dedicata a Libereso Guglielmi, botanico di fama internazionale conosciuto come il giardiniere della famiglia Calvino, oltre a vialetti intitolati ai pionieri dell'arte floricola, tanto che passeggiando possiamo scoprirne la storia, nonché conoscere ibridatori e coltivatori che ne hanno contraddistinto gli albori”.
“Sanremo – termina Mager - è quindi lieta di accogliere questo importante momento di confronto e approfondimento sul mondo del florovivaismo, sui valori consolidati e sulle sfide per il futuro, che non possono prescindere dall'attenzione verso i principi di sostenibilità e le tecniche più innovative sul piano produttivo. Ed è meritevole l'intenzione di valorizzare l'impegno dei nostri agricoltori, custodi di un patrimonio di biodiversità probabilmente unico, da cui nasce la qualità certificata a livello internazionale”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti al congresso: Ettore Prandini, Presidente Nazionale di Coldiretti, Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria, e Nada Forbici, Coordinatrice Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti. Con loro anche il Senatore Gianni Berrino, l’europarlamentare Paolo Inselvini, il Presidente Provincia di Imperia Claudio Scajola, il Sindaco di Sanremo Alessandro Mager, ed il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi.
Marco Scajola ha partecipato evidenziando l'importanza dei fiori nell'economia della regione e di Sanremo: "I fiori sono un'eccellenza del nostro territorio che lo rendono noto a livello internazionale - esordisce Marco Scajola -. Grazie all'evento odierno, alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni e di Coldiretti, viene certamente valorizzato il prodotto, ma anche e soprattutto tutta la filiera a esso collegata. Come Regione Liguria sosteniamo convintamente tutte le attività floricole e vogliamo renderle sempre più protagoniste e simbolo del nostro territorio nel mondo".
Dopo il via istituzionale di questa mattina, i lavori del congresso proseguiranno nel pomeriggio con la visita e l’approfondimento tecnico all’Istituto Regionale Floricoltura (IRF). Domani, invece, è prevista una conferenza e la dimostrazione di arte floreale dalle 9, nella ‘Serra Prediali’, in pieno stile Liberty, all’interno di Villa Ormond. Prevista in mattinata anche una visita guidata al Mercato dei Fiori di Sanremo, alla Cooperativa Tre Ponti ed alla scoperta di alcune aziende floricole del territorio.