Attualità - 10 novembre 2024, 09:32

Funivie, il subcommissario Ripamonti: “L'obiettivo della gestione dell'impianto è mettere a gara la concessione”

Ieri il convegno sulle Funivie con le storie degli ex dipendenti e il dibattito sul futuro del sistema di trasporto del carbone dal porto alla Val Bormida

Si è parlato di "Le Funivie a Savona: passato, presente e futuro" all'incontro alla SMS di Lavagnola ieri, sabato 9 ottobre con un approfondimento su quella che è una storica infrastruttura, per anni un punto di riferimento per l’economia del territorio e ora dal futuro incerto, dopo l'alluvione del 2019 che ha fatto franare la collina danneggiando due piloni.

Tra i partecipanti l'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Savona, Francesco Rossello, il subcommissario Paolo Ripamonti, il segretario della Filt Cgil Simone Turcotto, il segretario di Fiom Cgil Cristiano Ghiglia e gli ex dipendenti Giovanni Ferrando e Valerio Ulivi.

Ferrando e Ulivi hanno percorso la storia delle Funivie vista dalla loro esperienza di lavoratori, l'organizzazione del lavoro, un'azienda che garantiva ai figli di poter subentrare ai padri nel posto di lavoro e i cambiamenti nel corso degli anni, mentre Simone Turcotto ha affrontato la questione sindacale e la situazione attuale con la necessità di un ripristino dell'impianto.

“L'obbiettivo primario è la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti delle Funivie e su questo obbiettivo lavoriamo con la gestione commissariale - ha detto l'assessore Rossello - poi c'è il tema, separato, del recupero dell'area di Miramare”.

Paolo Ripamonti ha fatto il quadro del percorso per il ripristino delle Funivie, atteso dal 2019. “Parliamo di una questione non riguardante esclusivamente la parte fune, in questo momento compromessa - ha spiegato Ripamonti - ma di tutta l'infrastruttura che in questo momento è del Ministero dei Trasporti perché, a seguito della rinuncia alla concessione del vecchio concessionario, è ritornata in capo al Mit. Un'infrastruttura importantissima che ha 12 ettari di retroporto naturale di Savona e ha la possibilità di navettamento ferroviario”

“Questo è il momento più delicato - ha proseguito Ripamonti - perché con il crollo della frana l'impianto è stato danneggiato. E' bene ricordare, però, che le Funivie  non sono venute giù perché obsolete o tenute male ma per lo smottamento”.

“La ricostruzione è stata farraginosa all'inizio - ha aggiunto Ripamonti - alcuni eventi, come quello del Mottarone, hanno fatto riconsiderare all'inizio tutta la parte ricostruttiva anche attraverso modifiche normative. Ora c'è una 'due diligence' per verificare la ricostruzione, tramite il vecchio progetto di ricostruzione che abbiamo ereditato dall'ex  commissario Maugliani, e per capire effettivamente quali sono i costi e le norme che ci consentano di arrivare  al collaudo e al ripristino dell'infrastruttura. E' un'attività che ovviamente vorremmo fare il più celermente possibile, ma allo stesso tempo vorremmo farlo in modo molto oculato perché non è solo l'infrastruttura ferroviaria ma anche ferro e parco”.

“L'obiettivo che ha la gestione è mettere a gara la concessione - ha concluso Ripamonti - In questo momento ci sono alcune attività da svolgere per consentire la possibilità di fare il bando, non ultima l'eventuale ricostruzione del tratto ferroviario e alcune altre attività che aspettano da tempo di essere fatte. Ci stiamo lavorando e nel momento in cui si avrà un quadro più preciso il Ministero avrà facoltà di mettere a bando la concessione”.