18:18. La terza bomba esplose a quell'ora, 50 anni fa, il 9 novembre del 1974 nel palazzo della Provincia di Savona.
E per ricordare quello storico e sconvolgente avvenimento, il terzo in ordine di tempo dopo la bomba nel palazzo di via Paleocapa dove viveva il senatore Franco Varaldo (30 aprile) e alla centrale Enel di Vado Ligure (9 agosto), si è svolto un corteo con in testa i sindaci di Savona Marco Russo e Quiliano Nicola Isetta e il presidente di Isrec Savona Mauro Righello che ha raggiunto Piazza Mameli dove oltre ai classici 21 rintocchi in memoria delle vittime di tutte le guerre se ne sono aggiunti 12 per ricordare le bombe che colpirono soprattutto la città capoluogo.
Cronologicamente si verificarono inoltre il 12 novembre alla scuola di via Machiavelli; il 16 novembre su un viadotto ferroviario al Santuario e in un palazzo di Via dello Sperone; il 20 novembre in un palazzo di via Giacchero; il 23 novembre alla stazione dei carabinieri di Varazze e sull'autostrada Savona-Torino all'altezza di Quiliano; il 24 febbraio 1975 dietro il palazzo della Prefettura; il 25 febbraio contro un traliccio dell'Enel a Savona e il 26 maggio contro la Fortezza di Monte Ciuto. Fortunatamente due sole furono vittime a causa dell'esplosione in via Giacchero (Fanny Dallari e Virgilio Gambolati. ndr), diversi i feriti.
L'ordigno scoppiò sul lato posteriore del palazzo dell’amministrazione provinciale. La carica di dinamite, circa 10 kg di esplosivo, era stata posizionata nel locale caldaie all’interno di un condotto dell’aerazione e si venne a creare un buco di un metro e mezzo con l'abbattimento di alcune pareti. Ad essere ricoverato in stato di choc il custode, l'unica persona presente nell'edificio.
"Mi sono diretto verso la libreria Moneta e ho cambiato strada giusto poco prima delle 18.18. L'esplosione l'ho avvertita alle spalle e schivata di un minuto - ricorda Angelo Maneschi che all'epoca stava per iniziare l'università - Fu un suono basso, sordo, profondo. 40 persone visitavano la mostra all'interno della Provincia e furono scagliati a terra dallo spostamento d'aria, altri erano riusciti a scappare".
Assente durante la due giorni tra convegno e corteo il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri. Per il neo consiglio regionale presente solo il consigliere d'opposizione del Pd Roberto Arboscello.
"La Provincia di Savona non è stata presente ieri e non è presente oggi. Non ho avuto infatti riscontri con il presidente. È un evento di ricordo e di memoria e fa parte della nostra storia" ha detto Righello.