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Attualità | 09 novembre 2024, 17:58

Andora, comunicazioni con minaccia di sospensione fornitura da Rivieracqua. Assoutenti: "Uno schiaffo"

Le associazioni convocano un'assemblea pubblica online per domani, 10 novembre, alle ore 20. "Pronti a una raffica di ricorsi al Giudice di pace e in Tribunale"

Andora, comunicazioni con minaccia di sospensione fornitura da Rivieracqua. Assoutenti: "Uno schiaffo"

Nuova doccia fredda per gli utenti del servizio idrico nell'estremo ponente savonese, per la precisione ad Andora.

La spiegazione arriva da Assoutenti, in una nota che mette nel mirino Rivieracqua: "La società ha deciso, a pochi giorni dall'ingresso del socio privato, di inviare, senza aver comunicato nulla alle associazioni dei consumatori, centinaia di lettere di messa in mora agli utenti che legittimamente non avevano pagato alcune bollette, o cifre inferiori di quelle richieste proprio per la mancata fornitura di acqua potabile nel periodo estate/autunno del 2022 e del 2023".

Un gesto che, affermano dall'associazione dei consumatori, arriva "nonostante la società debba restituire ai 12.000 utenti andoresi quasi 20 milioni di euro per gli otto anni della sua gestione del servizio idrico per aver fatto pagare loro il corrispettivo di depurazione non dovuto perché l'impianto di trattamento non era e non è conforme ai dettami della Direttiva n.91/271 CEE, nonostante faccia ancora pagare questo corrispettivo e non ne abbia sospeso la riscossione dopo la sentenza dei giudici della Corte di Cassazione del luglio 2023 diversamente da IREN che ha sospeso i pagamenti e procede alle restituzioni ad oltre 60.000 utenti del servizio idrico genovese, nonostante quasi un anno di fornitura di sola acqua salata senza valide alternative con un servizio di autobotti sostitutive inefficiente e insufficiente; nonostante che le associazioni dei consumatori avessero comunicato con PEC l’elenco degli utenti che avevano sospeso il pagamento delle forniture per tali ragioni e in attesa di una bonaria definizione della controversia".

Per queste ragioni è stata convocata un’assemblea online domani, domenica 10 novembre, alle ore 20:00, nella quale si discuterà "della gravità di questi fatti che dimostrano un'assoluta non considerazione degli utenti del servizio idrico"

"Spiace constatare la complicità dell’Ato imperiese in questa situazione che di fatto ha avallato la mancata sospensione della riscossione del corrispettivo di depurazione disconoscendo la sentenza della suprema Corte - aggiungono - A questo punto le associazioni dei consumatori Assoutenti e 'Onda Ligure consumo ambiente' si trovano costrette a portare dinanzi al giudice di pace, che già aveva dato ragione nel maggio scorso agli utenti, tutte le richieste di rimborso pervenute che erano in attesa di essere definite tramite un protocollo risarcitorio"

"L’ultima parola e le ulteriori iniziative contro questa vergognosa decisione - concludono da Assoutenti - verranno decise domani sera nell’assemblea degli utenti che si terrà online su Zoom (CLICCA QUI)".

Per accedere è necessario inserire i seguenti dati: ID riunione 833 4489 6568, codice d’accesso 069934. Oppure ci si potrà collegare alle pagine di Assoutenti Liguria su Facebook o YouTube.


 

Redazione

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