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Attualità | 08 novembre 2024, 14:59

Strada di scorrimento, ricorso al Tar dell'impresa contro la Provincia: chiesto risarcimento da 1,36 milioni

Palazzo Nervi aveva rescisso il contratto per inadempienze: "Escusse le fideiussioni che erano state stipulate a garanzia della corretta esecuzione dei lavori"

Strada di scorrimento, ricorso al Tar dell'impresa contro la Provincia: chiesto risarcimento da 1,36 milioni

1 milione e 360mila 967.33 euro. Questa la cifra che l'impresa, a cui era stato sciolto il contratto dei lavori per la strada di scorrimento veloce Savona-Quiliano-Vado, ha richiesto come risarcimento da parte della Provincia.

L'atto è stato notificato lo scorso 30 settembre richiedendo al Tar Liguria di condannare Palazzo Nervi a risarcire per danno arrecato.

La causa si colloca nel contesto di un più ampio contenzioso, gia in corso, tra la Provincia di Savona e l'impresa (il raggruppamento temporaneo di imprese IRES Infrastrutture e Restauri S.r.l costituito da: Infrastrutture e Restauri Srl (capogruppo); Italiana Costruzioni S.r.l (mandante); Secom Ferrara A.r.l. (mandante), a cui, a suo tempo, era stato affidata l'esecuzione dei lavori di restyling della strada di scorrimento veloce tramite un contratto di appalto poi risolto dalla stessa Provincia, il 7 dicembre del 2021, per grave inadempimento dell'appaltatore.

"L'impresa contesta l'atto di risoluzione e, ora, anche le modalità del successivo affidamento dei lavori ad altra impresa e ha, quindi, richiesto il risarcimento dei danni conseguentemente subiti; l'Amministrazione provinciale, convinta della legittimità dei propri provvedimenti, a tutela delle proprie ragioni si è costituita in tutti i giudizi instaurati dall'impresa e si è, altresì, attivata per escutere le fideiussioni che erano state stipulate a garanzia della corretta esecuzione dei lavori" spiegano dalla Provincia.

Ires, dopo la rescissione contrattuale, non era stata a guardare ed aveva presentato ricorso al Tribunale civile di Genova richiedendo un maxi risarcimento milionario alla Provincia per i mancati introiti dai lavori già eseguiti e quelli ancora da concludere, oltre che per un danno curriculare patito: il tutto, sommato, avrebbe dovuto portare l'ente provinciale a dover sborsare quasi 2 milioni e mezzo di euro.

Successivamente erano stati aggiudicati i lavori alla ditta Unimpresa di Napoli con gli interventi che erano ripartiti e sono attualmente in corso.

Gli interventi stanno prevedendo in direzione Vado la realizzazione della nuova rampa d'uscita per via Ferraris (con l'eliminazione di quella attuale che non dispone di una corsia di decelerazione) e una di ingresso.

Così come verso Savona dove è in fase di realizzazione una nuova corsia di decelerazione allo svincolo dei Docks a seguito dell’arretramento di un tratto di muro esistente.

Verrà inoltre eliminata successivamente l'immissione di via dei Bricchetti. Dovrà anche essere rimodulato lo svincolo Vernazza con l'eliminazione della possibilità di svincolo per chi percorre la strada in direzione Vado.

Le lavorazioni rispetto al primo cronoprogramma sono nettamente in ritardo però con le varianti l'amministrazione provinciale punta ad accorciare le tempistiche e a chiudere il cantiere entro il 2025.

Luciano Parodi

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