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Attualità | 08 novembre 2024, 18:00

"Dai 50 ai 100 minuti di ritardo: spostarsi in treno tra Fossano e Savona è ormai insostenibile"

Lo sfogo di un gruppo di pendolari. La linea ha riaperto dopo sei settimane, ma la situazione è addirittura peggiorata, con un servizio che definiscono "scadente, perché non sono mai partiti o arrivati puntuali"

"Dai 50 ai 100 minuti di ritardo: spostarsi in treno tra Fossano e Savona è ormai insostenibile"

Sono quotidiane le segnalazioni sui disservizi del trasporto ferroviario tra la provincia di Cuneo e quella di Savona. Per i pendolari, alle prese con ritardi, cancellazioni e guasti, un'odissea continua.

Chi utilizza il treno per spostarsi deve fare i conti con continui disservizi. Ad ottobre sono stati così numerosi che l'assessore regionale piemontese ai Trasporti, Marco Gabusi, ha convocato una riunione urgente con RFI, Trenitalia e Agenzia della Mobilità.

Ma le cose, stando alle segnalazioni che continuamente vengono condivise sulle pagine Facebook dei vari comitati, così come sui canali attivati per informare gli utenti, non sono migliorate. Nonostante le promesse.

Non solo le linee SFM4 (Alba-Torino Caselle-Ciriè) e la SFM7 (Fossano-Torino Caselle-Ciriè), su cui si è concentrato l'incontro convocato in Regione, ma anche la Cuneo-Torino (da domani e fino al 17 novembre interessata da lavori di manutenzione straordinaria del tratto ferroviario tra Fossano e Cuneo) e la Fossano-Mondovì, da sabato 21 settembre a domenica 3 novembre senza treni sempre per lavori. 

Ed è proprio su quest'ultima tratta ferroviaria che si continuano a verificare disagi. Dopo un mese e mezzo di bus sostitutivi, con la ripresa del servizio dal 4 novembre, quindi meno di una settimana, la situazione è davvero insostenibile, come testimoniano i pendolari della tratta.

Questa la lettera che hanno inviato alla nostra redazione

"Siamo un gruppo di pendolari della linea ferroviaria Savona-Torino, prevalentemente nel tratto San Giuseppe di Cairo - Fossano. Scriviamo per segnalarVi che viaggiamo in costante ritardo e disagio. La situazione è diventata indescribile e insostenibile.

Abbiamo vissuto recentemente sei settimane di interruzione della linea tra Mondovì e Fossano con un numero di collegamenti talmente ridotto da costringere viaggiatori in possesso dell’abbonamento annuale a viaggiare con mezzi propri. Ora che il servizio tradizionale è stato ripristinato, però, continuiamo a subire ritardi persino di 50 minuti ma anche oltre i 100 minuti. Sinceramente non ricordiamo di aver effettuato un viaggio in cui il treno sia partito e arrivato puntuale a destinazione.

Il servizio è talmente scadente che potrebbe sembrare di dover rinunciare al treno come mezzo di trasporto considerandolo un mezzo non più affidabile. Eppure, soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, dovrebbe rappresentare la scelta migliore. Segnaliamo, tra l’altro, che la linea è percorsa anche da molti studenti della scuola superiore costretti molto spesso ad entrare a lezione in forte ritardo perdendo ore di lezione.

Ci domandiamo se la direzione trasporti regionale e provinciale siano consapevoli della situazione e prevedano adeguate misure per vigilare sul servizio offerto, intervenendo per verificare eventuali negligenze.
Siamo stremati e purtroppo ormai in via di rassegnazione".

Parole che non hanno bisogno di ulteriori commenti...

Barbara Simonelli

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