Un nuovo blocco per un tir a Erli, all’altezza del ristorante "Da Lisetta", negli scorsi giorni ha portato ancora una volta alla chiusura temporanea della strada statale 582 del Colle di San Bernardo in entrambe le direzioni, riaccendendo il dibattito sui disagi che questa situazione continua a generare. A farsi portavoce del malcontento è Alberto Delfino, titolare del ristorante, che da mesi assiste ai danni subiti dalla sua proprietà. «È successo almeno trenta volte dall’estate scorsa, quando sono partiti i lavori di palificazione su questo tratto di strada», racconta, esasperato, Delfino. «Il mio piazzale ora è ammalorato e i danni sono a mio carico».
La questione, secondo Delfino, riguarda soprattutto la segnaletica installata da Anas per vietare il transito ai mezzi pesanti durante i lavori. «Gli autisti sono spesso stranieri, non comprendono l’italiano e per Google Maps la strada risulta comunque percorribile». L'inefficacia della segnalazione porta molti camionisti a proseguire fino al ristorante, dove poi, nel tentativo di invertire la marcia, utilizzano il piazzale di Delfino, causando danni ripetuti alla pavimentazione e ostacolando la normale circolazione.
I lavori di palificazione, necessari per mettere in sicurezza un tratto di strada pesantemente danneggiato dalle alluvioni degli anni passati, dovevano terminare entro dicembre 2024, ma le tempistiche sembrano destinate a slittare di almeno quattro mesi, prolungando così il blocco al traffico pesante probabilmente fino alla prossima primavera. Nel frattempo, la strada rimane accessibile solo per auto e camioncini, mentre i tir, una volta giunti nei pressi del ristorante, si trovano obbligati a fare manovra, rendendo indispensabile l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la viabilità e agevolare le operazioni di svolta.
«La situazione è ormai insostenibile. Ho deciso di chiedere un incontro in Prefettura, voglio mettere dei blocchi per fermare questo continuo via vai che si ripete», annuncia Delfino. Oltre a causare danni materiali, questi episodi rappresentano un rischio per la sicurezza, oltre che un disagio costante per il traffico locale. «I tempi per vedere la strada finalmente finita sono ancora lunghi, è necessario trovare una soluzione al più presto», conclude Delfino.