Al Direttore - 06 novembre 2024, 11:28

Darsena di Albenga, un lettore: "Ghiaia e sabbia hanno sostituito il mare, serve una class action per deturpamento dell’ambiente marino e costiero"

Lettera firmata

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione: 

"Lo spunto per inviarvi le mie considerazioni nasce dal confronto con alcuni amici che, come me, sono appassionati di mare e da diversi anni utilizzano la darsena di Albenga come rimessaggio e varo delle proprie imbarcazioni". 

"Sono un turista che da anni trascorre il suo tempo libero in Liguria, ma scrivo anche a nome dei residenti che nei decenni scorsi trovavano accogliente e pratico l’approdo della darsena. L’area si faceva apprezzare sia per facilitare l’ingresso in mare, grazie alla dolce pendenza in sabbia finissima, sia per agevolare il rientro in rada, facilitato dal riparo della barriera di scogli, la quale garantiva uno specchio d’acqua privo di onde dove poter manovrare con agio le vele e rallentare lo scafo fino al ritorno a riva". 

"Ora questo angolo accogliente e ospitale non esiste più". 

"Per la costruzione del pontile di approdo, perpendicolare al vecchio molo della darsena, è stato eretto nel mare uno sbarramento di scogli per permettere ai mezzi di movimento terra di perforare e issare i piloni di sostegno della passerella. Non so se sia stato fatto uno studio sull’impatto della scogliera sulle correnti e maree, ma è evidente che i troppi mesi di lavoro hanno avuto come conseguenza lo stravolgimento delle correnti marine, con l’accumulo di montagne di sassi e sabbia che in poco tempo hanno riempito completamente la darsena e perfino la parte del vecchio molo esposta al mare. Ogni tentativo di dragare l’accumulo è fallito miseramente e una distesa di ghiaia e sabbia ha ora definitivamente preso il posto del mare". 

"Quel che più sconcerta è il silenzio delle associazioni che da anni gestiscono gli spazi, tra cui Lega Navale Italiana e il Circolo Nautico di Albenga. Gli associati sicuramente “mugugnano”, molti si sono arresi all’idea di varare la propria barca; se prima con facilità si varava o si alava il proprio scafo, ora neanche i carrelli motorizzati sono immuni all’insabbiamento". 

"Soltanto chi la scorsa estate ha testardamente varato la barca conosce i disagi, per non dire le fatiche, che ha affrontato per qualche ora di passione nautica. Ovviamente ci sono delle responsabilità sia dal punto di vista ambientale che economico; sarebbe opportuno che i gestori dell’area e le associazioni interessate si facessero promotori a una class action per deturpamento dell’ambiente marino e costiero. Sono sicuro che ci siano tutti gli estremi per vincere la causa". 

"Nel frattempo urge conoscere quali siano le azioni correttive che si intende intraprendere per riportare la cara vecchia darsena di Albenga al luogo ospitale che tanti di noi hanno negli anni apprezzato. Gli amanti del mare, residenti o turisti che siano, attendono con trepidazione una risposta!". 

Oscar Canavese

Lettera firmata