Sgomento e incredulità. Questi i sentimenti che si stanno provando in queste ore da parte dei colleghi e di chi conosceva l'operaio morto ieri mattina dopo un volo di circa 15 metri da un viadotto sull'A6.
29 anni, italiano di origini senegalesi residente a Novara, dipendente della Alphe Ponteggi, ditta che stava lavorando in subappalto sull'autostrada, era impegnato nel montaggio di un ponteggio sotto l’impalcato del viadotto ed è precipitato per cause che sono ancora in corso di accertamento.
Nel frattempo il Pubblico Ministero ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uono che momentaneamente risiedeva a Carcare nella frazione di Vispa e che tornava a casa nel weekend.
A ricordarlo con un post particolarmente toccante, una donna, carcarese, che effettuava le pulizie nella sua stanza.
"Erano 10 mesi che ti mettevo a posto mutande e calzini, che ti facevo il letto, ti cambiavo le lenzuola, ti lavavo il piumone e ti profumavo la stanza. 10 mesi che mettevo in ordine il tuo bellissimo tappeto verde che usavi per pregare.
Conosco anche lo shampoo che usavi fino a stamattina - il racconto della donna -
Poi stamattina ti ho visto partire per il lavoro, tu nero come il carbone dentro la tua tuta gialla fosforescente. Avessi saputo che stamattina finiva la tua vita ti avrei fermato, avrei fermato tutti e tutto.
Avessi saputo, non avrei fatto il tuo letto stamattina, non avrei messo in ordine le tue merendine e le tue noccioline".
"Ti ho sempre chiamato Bro come chiamo gli altri 60 tuoi vicini di casa. Perché per me siete tutti i miei Bro anche a casa mia vi chiamo così, anche i miei figli vi chiamano così. Siete i Bro, quelli che la sera arrivano in stanza e voglio che troviate la camera pulita e ordinata - conclude - Da domani passare davanti alla tua stanza sarà doloroso, ti ricorderemo sempre come 'il ragazzo nero alto e sorridente'.
La cosa assurda è che tu sai il mio nome ma io per oggi mi sono dimenticata il tuo.
Domani qualcuno me lo ricorderà ma per il momento rimani ancora uno dei miei Bro. Stai in pace fratello, te la meriti tutta".
Il tragico incidente si è vericato all’altezza di Altare, nei pressi della galleria Nigiu, posto tra i caselli di Altare e Savona al km 114+400, in direzione del comune capoluogo, in prossimità di un viadotto.
Sul posto erano intervenuti i militi della Croce Bianca di Altare, la squadra dei Vigili del Fuoco di Cairo Montenotte, l’autoscala da Savona in supporto, l’elisoccorso Grifo e l'Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.