Stop alla petizione sul orogetto di posizionamento del rigassificatore sulla costa di Vado Ligure e Savona presentata al Parlamento Europeo. La Commissione Europea l'ha infatti chiusa nelle settimane scorse e non è da escludere che venga ripresentata.
L'iniziativa contraria al progetto per l'impianto Snam nel Savonese - condivisa dal M5S e dal Pd - era stata avviata insieme ad un'altra petizione, quella contro la realizzazione del biodigestore a Saliceti, in provincia della Spezia.
La petizione che era stata presentata dalla rappresentante dell'associazione “Il Sogno di Daisy" e aveva raccolto la voce di oltre 8000 cittadini che avevano espresso la propria contrarietà al progetto, era stata discussa lo scorso 9 aprile.
L'incontro era stato caratterizzato dall'esposizione dettagliata delle preoccupazioni e delle argomentazioni contro il rigassificatore da parte della rappresentante dell'associazione prima firmataria della petizione. Successivamente, diversi esponenti politici europei avevano preso la parola per sostenere la validità e l'importanza della petizione. Le loro parole avevano rafforzato il messaggio della petizione e evidenziato la necessità di prendere seriamente in considerazione le preoccupazioni della comunità locale.
"Stiamo valutando come attivarci a livello nazionale e a livello europeo, non è detto che non si possa ripresentare. Era stata lasciata aperta in attesa di approfondimenti e poi chiusa dalla Commissione, spiegandoci di rivolgerci direttamente al Ministero - spiega la coordinatrice provinciale del M5S Stefania Scarone - E' diventata quasi una prassi quella di bocciarle, in questo modo viene svilita l'istituzione della petizione, il cittadino è quindi meno coinvolto e decidono di non presentarle più".