Attualità - 04 novembre 2024, 14:45

Raddoppio ferroviario, le osservazioni del Comune di Finale: "Coordinamento col territorio, venga rifatto il ponte sul Pora"

Particolare attenzione alla mitigazione del rischio idraulico ma anche, tra le altre, la richiesta di creare un parcheggio d’interscambio per la stazione

Il sottopasso della stazione su via Brunenghi

Sono sostanzialmente riassumibili in otto punti, divisi in due aree tematiche con la sicurezza idrogeologica del territorio a rivestire il ruolo preponderante, le osservazioni che il Comune di Finale Ligure ha inoltrato lo scorso 28 ottobre al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica nell'ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) integrata con la Valutazione di Incidenza Ambientale e di verifica del Piano di Utilizzo delle Terre e rocce da scavo, riguardante il progetto definitivo per il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, segnatamente nella tratta tra Finale e Andora.

Il documento esprime alcune perplessità circa gli aspetti legati alla sicurezza idraulica e altre componenti progettuali, portando inoltre all'attenzione del Mase l'integrazione e l'impatto di alcune opere legate al progetto redatto da Italfer. Tra questi concetti, la sicurezza in particolare è quello più volte richiamato nelle osservazioni dell'Amministrazione e dell'Ufficio Tecnico.

In questo contesto, lo scenario di pericolosità idraulica elevata cui sono soggetti il tratto terminale del torrente Pora e le relative aree spondali, peraltro confermata dagli stessi estensori del progetto, spinge Il Comune di Finale Ligure a concentrarsi su questa tipologia di criticità legata al rischio idraulico.

Il primo punto riguarda il sottopasso della stazione che, secondo il progetto, andrebbe dotato di un portone antiallagamento a tenuta stagna: una misura ritenuta assai limitata e al contempo poco affidabile. Inoltre, l'ufficio ha rilevato come nella documentazione progettuale non vi siano dettagli su posizione, materiali e modalità operative del dispositivo di protezione, né un “Piano di gestione del rischio idraulico” coordinato con il “Piano di Protezione Civile Comunale” che definisca i compiti specifici del responsabile della sicurezza in materia di rischio idraulico, le fonti di informazioni necessarie a determinare e gestire tale rischio, oltre a tipologia e modalità di attuazione delle azioni di prevenzione necessarie alla mitigazione dello stesso.

La posizione del ponte ferroviario è quella maggiormente attenzionata nel documento. «Riteniamo surreale non aver incluso nell'ambito di un'opera di tale impatto sul territorio, la quale prevede la realizzazione di diverse opere viarie collaterali, il rifacimento di un'infrastruttura di alta pericolosità idraulica come il ponte in questione - afferma il sindaco Angelo Berlangieri -. La sua pericolosità è stata confermata dal Piano di Bacino e dal PRGA ed è principalmente dovuta alle pile in alveo, le quali generano un significativo innalzamento dei livelli di piena, contribuendo significativamente all'allagamento delle aree di monte. Non è corretto e coerente non prevedere il rifacimento di una tale struttura».

L'area, inoltre, coincide in larga parte con quella oggetto dello studio commissionato dal Comune e datato settembre 2023 per la riqualificazione delle vicine aree ex Piaggio. Le osservazioni lo richiamano questo studio, dove vengono analizzati aspetti analoghi a quelli oggetti della VIA e proposto un ponte a campata unica e luce complessiva pari a 38 m. «Il rifacimento del ponte ferroviario - aggiunge il primo cittadino - assume una notevole importanza nella mitigazione del rischio e, come tale, dev'essere inserito in un contesto più ampio di sistemazione idraulica dell'intero tratto terminale del Pora. Un nuovo ponte ridurrebbe significativamente il rischio di allagamenti e migliorerebbe la sicurezza dell’intera area». Considerazioni che spingono l'Amministrazione a chiedere la coordinazione di progettazione e programmazione con Comune e Regione.

Un'integrazione richiesta anche per la piazza della stazione, la cui viabilità è destinata a essere oggetto di interventi nel già citato recupero ex Piaggio. Nel progetto Italfer vengono indicate azioni di esproprio, sistemazione e rinverdimento per le quali si richiede l'armonizzazione con gli enti locali. Così com'è richiesto un approfondimento circa le interazioni tra la galleria Caprazoppa e la viabilità comunale, specialmente al confine con il Comune di Borgio Verezzi.

Tra le altre osservazioni, il Comune sottolinea la necessità di presidi e/o azioni di messa in sicurezza dell'area in prossimità della falesia ex Cava De Negri lungo la Sp490, zona soggetta a fenomeni di distacco di materiale roccioso, dove sarebbero previste opere utili ai fini cantieristici.

In aggiunta, il Comune propone che il materiale proveniente dagli scavi per il raddoppio ferroviario sia parzialmente riutilizzato per il ripascimento delle spiagge locali. Infine, si sollecita la valutazione dell’opportunità di realizzare un parcheggio d’interscambio vicino alla stazione ferroviaria, per migliorare l’accesso ai trasporti pubblici e ridurre l'impatto del traffico in area urbana.

Redazione