Il dibattito che si è aperto nell'ultimo consiglio comunale tra amministrazione e opposizione continua ad essere oggetto di scontro all'interno del dibattito politico.
A intervenire sulla decisione di Palazzo Sisto di proseguire con il cambio della viabilità in centro in base ad una delle tre soluzioni proposte dalla società incaricata, Sintagma.
La soluzione 3 prevede il senso unico su via Famagosta (verso est) e il doppio senso di marcia su via dei Mille tra via Poggi e via Vegerio con la prosecuzione della restante parte a senso unico tra via Poggi e piazza Diaz.
Un progetto che non convince la Lega, insieme alla decisione di non indire il referendum sulla viabilità come richiesto con una petizione firmata da circa 3.300 savonesi.
"Quando si motiva una risposta alla richiesta di 3253 cittadini -premettendo che la Giunta ha come principio guida quello del dialogo e della partecipazione, ma si chiude il discorso con un perentorio 'diktat ' che suona praticamente cosí: 'avevamo già studiato il caso e deciso questa soluzione', non si lascia scampo a nessuna interlocuzione ne di origine tecnica ne di origine dialettica, aggravando anche sul piano politico il rapporto tra opposizione e maggioranza". A dirlo è il segretario cittadino della Lega Giorgio Calabria.
"Veniamo dunque poi ad analizzare i principali aspetti tecnici inerenti le criticità della viabilità savonese, in contrapposizione alle soluzioni scelte dalla Giunta Russo indicati nella lettera indirizzata ai cittadini savonesi".
La scelta di puntare sulla mobilità lenta e sostenibile: "Ci auspichiamo che il Sindaco Russo sia stato consigliato male dal tecnici che ha scelto, e non per sua convinzione, infatti affermare che 'la, pedonalizzazione ha senso se converte una strada trafficata in strada pedonale, perché le pedonalizzazioni di strade utilizzate raramente dalle auto sono comunque utili ma non favoriscono l'obiettivo di estendere la mobilità lenta e sostenibile ', è una palese contraddizione in termini e soprattutto contrario all'assunzione del principio di velocizzare il traffico".
"Quanto poi alla necessità della chiusura del piccolo tratto di Corso Italia - prosegue per completare una improponibile soluzione prospettata dal Piano Urbano Mobilità e Traffico del 2013 che, già per il sol fatto di non essere ancora stato attuato da ben 12 anni, ne manifesta la poca convinzione sulle sue qualità, la cosa non sembra affatto proporzionata. La sbandierata disponibilità di parcheggi a sbarra a pochi minuti dal centro, oltre ad non assolvere in modo compiuto il problema di chi viene dagli altri quartieri, non sono certo comodi come parcheggio di stazionamento dei residenti per costi e sicurezza".
- La riqualificazione. "Per quanto riguarda le via a ztl - prosegue Calabria - permangono forti perplessità circa la compatibilità tra arredo urbano qualificante e transito residenti e commerciale, per quanto riguarda, invece, Corso Italia non ha molto senso spendere cifre importanti per arredare pochi metri tra l'altro interrotti da due strade trafficatissime dal resto del corso pedonale".
- La soluzione al nodo di Piazza Mameli e il doppio senso di Via Mille. "Pare abbastanza marginale il fatto di alleggerire piazza Mameli per il minore flusso di traffico proveniente da piazza Saffi, e nel contempo aumentare, invece, la fluidità dello stesso in piazza Diaz. Detto questo non possiamo come partito di opposizione, non rimarcare la scarsa tenuta in conto del parere di più 3000 cittadini che non avevano l’intenzione di 'cristallizzare', una posizione ideologica, ma volevano mettere l’Amministrazione al corrente dei disagi e difficoltà nello svolgimento della loro vita quotidiana, sia nel lavoro che nella fruizione del tempo libero", conclude Giorgio Calabria .