Curiosità - 01 novembre 2024, 16:45

Il 1° novembre è la festa di Tutti i Santi: storia e tradizioni

La ricorrenza è seguita dal 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti

Venerdì 1° novembre è il giorno di Tutti i Santi, noto popolarmente anche come Ognissanti, festa religiosa, ma anche civile visto che non si lavora.

La solennità di Tutti i Santi offre l’occasione di raccontare una curiosità su questa ricorrenza della tradizione cattolica. Non tutti, infatti, sanno che la festa attuale di Ognissanti risale al VII secolo, quando papa Bonifacio IV (anno 609) trasformò il Pantheon a Roma in un santuario cristiano, consacrandolo alla Madre di Dio ed a tutti i santi martiri.

Da allora, “una festa di tutti i martiri” fu celebrata il 13 maggio. In seguito, papa Gregorio III (anno 741) scelse il 1° novembre come data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro con le reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Nell’anno 835, la ricorrenza di Ognissanti venne decretata festa di precetto dal Re dei Franchi Luigi il Pio, su richiesta di papa Gregorio IV, con il consenso di tutti i vescovi.

Come mai proprio il 1° novembre? L’antropologo James Frazer dice che, prima di divenire una festività ufficiale, Ognissanti si celebrava già in Inghilterra, paese dove abitavano i Celti e che la Chiesa scelse questa data per dare una sorta di continuità con il Samhain, come richiesto dal mondo monastico irlandese. Il Samhain è l’antica festa di Halloween, con la quale si celebrava il nuovo anno, ma si ricordavano anche le anime dei propri morti ed era di origine celtica. 

Non a caso, la Chiesa cattolica fissò poi il 2 novembre la commemorazione dei defunti. Quest’ultima ricorrenza è preceduta da un tempo di preparazione e di preghiera in suffragio dei trapassati della durata di nove giorni, che inizia il giorno 24 ottobre. L’idea di commemorare i defunti nasce su ispirazione di un rito bizantino che celebrava, infatti, tutti i morti il sabato prima della domenica di Sessagesima, in un periodo compreso tra la fine di gennaio ed il mese di febbraio.

In Italia è consuetudine, nel giorno dedicato al ricordo dei defunti, visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori e lumini sulle tombe dei propri cari o allestire luminarie di ogni tipo.

Redazione