A cinque giorni dall’alluvione che ha devastato Dego, il vice sindaco Corrado Ghione racconta la situazione e i progressi di una comunità che non si è arresa. “È stato un disastro”, afferma Ghione, ripercorrendo le prime ore di emergenza quando il paese è stato travolto dal fango e dall’acqua, causando danni ingenti a privati e attività economiche.
Tuttavia, la reazione della comunità è stata immediata e determinata, con cittadini e commercianti che si sono rimboccati le maniche per risollevarsi e ripartire. Ghione riferisce che un gruppo di artigiani e commercianti, sebbene non ancora pienamente operativi, sta lavorando incessantemente per tornare alla normalità.
“I cittadini e gli imprenditori deghesi hanno davvero dato il massimo, ripulendo locali e rimuovendo il fango e i detriti. L’obiettivo è stato da subito quello di ripartire il più velocemente possibile”, spiega.
Alcune attività sono già riuscite a riaprire, altre sono ancora in fase di recupero, ma il vice sindaco si dice fiducioso: “Molte ditte hanno subito danni pesanti, specialmente nella zona sulla statale verso Piana Crixia, ma la solidarietà tra gli imprenditori, tutti ragazzi giovani, è stata fondamentale e sono sicuro che riusciranno presto a rimettersi in piedi”.
Tra i luoghi maggiormente colpiti, oltre alle attività commerciali, spicca il campo da calcio "Perrotti", completamente distrutto dall’alluvione. “I danni sono stati talmente ingenti che non sarà possibile ripristinarlo”, dichiara Ghione con rammarico.
Il comune ha già avviato le operazioni di smaltimento dei materiali danneggiati. Grazie al lavoro dell’assessore Paolo Valle, infatti, è già stato rimosso oltre il 50% dei materiali alluvionati.
La determinazione dei cittadini e l’organizzazione dell’amministrazione locale stanno permettendo a Dego di rialzarsi. L’impegno e il supporto reciproco sono diventati un simbolo di resilienza per l’intera comunità, uniti nella volontà di tornare alla normalità e guardare con fiducia al futuro.