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Attualità | 31 ottobre 2024, 07:17

La Giornata Mondiale del Risparmio compie 100 anni e ha ancora molto da insegnare

Ecco come risparmiare con le pillole di educazione finanziaria del professor Beppe Ghisolfi

In foto il professor Beppe Ghisolfi con Silvia Gullino al Caffè Letterario di Bra

In foto il professor Beppe Ghisolfi con Silvia Gullino al Caffè Letterario di Bra

La Giornata Mondiale del Risparmio compie 100 anni. Istituita il 31 ottobre 1924, durante il Congresso Internazionale del Risparmio a Milano, ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza dell’educazione finanziaria e della gestione del risparmio. Fin da piccoli.

Spiegare ai figli il valore del denaro si può e si deve, perché i soldi non si trovano nel campo dei miracoli e se vogliono ottenere qualcosa, si devono impegnare e fare dei sacrifici. Senza aspettare di ricevere tutto da papà e mamma, come se fosse dovuto.

Tutti i mezzi sono buoni, dalla favola della cicala e della formica (nella versione originale di Esopo o in quella rivisitata da Gianni Rodari) al gioco del Monopoli, fino alla paghetta, calcolata in base ai veri bisogni del fanciullo e alle possibilità della famiglia, non in base a quello che fanno gli altri.

Altra buona idea è il salvadanaio che, grazie a piccole rinunce quotidiane, si riempie sempre di più, consentendo di realizzare una spesa maggiore in futuro, un desiderio importante, o semplicemente la gioia di far felice qualcun altro attraverso la propria generosità.

Tuttavia, non c’è lezione che valga quanto un buon esempio. I bambini guardano (e assimilano) i comportamenti dei genitori: se siamo i primi a sprecare i soldi sarà difficile educarli al risparmio. Perciò, dopo aver insegnato il valore di monete e banconote, non come fecero il Gatto e la Volpe con il povero Pinocchio, via ai gesti pratici, come spegnere le luci in casa quando non servono o fare la spesa insieme al supermercato in maniera intelligente, distinguendo il necessario dal superfluo, perché è importante non dire sempre “sì” a tutto. Così come non va ricompensato con il denaro il bambino che tiene in ordine la propria stanza, perché è un dovere.

E se questi consigli non fossero abbastanza, c’è un libro in cui l’educazione finanziaria si fa in 4cento (pagine). È il Lessico Finanziario (Aragno), firmato dal banchiere europeo e mondiale Beppe Ghisolfi. E mi raccomando: le regole vanno rispettate anche dai grandi!

Silvia Gullino

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