"Ringrazio tutti coloro che hanno dimostrato, con il voto, la loro fiducia nei miei confronti. Assicuro innanzitutto che continuerò, con la stessa determinazione, nella difesa di quelli che considero capisaldi della nostra azione politica, sanità in primo luogo".
Ad affermarlo è Silvia Rozzi, candidata per Fratelli d'Italia alle elezioni regionali, che prosegue: "Sono contenta della vittoria di Rocco Invernizzi con cui ho condiviso una parte della mia campagna elettorale. Ovviamente, rimane il rimpianto di veder sfumata la seconda posizione per pochissimi voti, pressoché conquistati uno ad uno in molti Comuni della nostra Provincia, con il solo aiuto di amici, conoscenti e della mia squadra".
"Tra le note positive, c’è sicuramente il raggiungimento del traguardo della più votata, tra i quasi 100 candidati, nel mio comprensorio, Pietra Ligure e Val Maremola, dove ho portato la percentuale di Fratelli d’Italia tra le più alte in questa tornata elettorale con un ottimo 26,18% e 28,21% dove risiedo, segno di un buon lavoro fatto dal nostro circolo".
"Tra quelle meno buone, certamente l’aver avvertito uno scollamento nei ruoli di coordinamento in queste importantissime elezioni, accentuatosi in campagna elettorale, a tal punto che i candidati del comune capoluogo, che doveva fungere da traino, hanno raccolto poco più della metà delle preferenze del vincitore. Peraltro si è ripetuto quanto ormai siamo abituati a vedere: molti voti sul simbolo, anche se percentuali decisamente più basse delle aspettative, e poche espressioni di preferenze".
"Avevo orientato l’appello al voto proprio a questo ma non è servito; e’ evidente che FdI rimane a traino di Giorgia Meloni salvo rare eccezioni territoriali e questo non va bene. Chiaro segnale e’ il calo dei consensi rispetto alle aspettative. Come ritengo sia tra le notizie pessime il fatto che, pur battendosi tutti per una sanità migliore e per la difesa dei nostri ospedali, così come per la riapertura del punto nascite, io non abbia beneficiato del consenso aperto di molti degli amministratori locali che da tempo combattono questa battaglia in prima linea; oggi hanno perso un’occasione importante di spingere, dopo molti anni e salvo il passaggio di De Vincenzi in minoranza, terminato anticipatamente per dimissioni, un pietrese in Regione che sappia dell’argomento e, soprattutto, che abbia voglia di trattarlo".
"In ultimo, una riflessione di carattere generale sull’opportunità di svolgere le elezioni durante un’allerta meteo che ha causato danni decisamente oltre il semaforo arancione. L’astensione ci sarebbe stata comunque, ma il segnale di rispetto verso alcuni territori sarebbe stato differente. Ma vediamo il bicchiere mezzo pieno e cerchiamo tutti insieme di portare, là dove contano, le esigenze del territorio. Nei giorni che verranno ci sarà occasione per nuove riflessioni e per ritrovare nuove energie per nuove sfide", conclude la Rozzi.