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Economia | 29 ottobre 2024, 16:46

Fondazione De Mari, approvato il Documento Programmatico '25: più risorse per le progettualità sul savonese

Saranno 6 i bandi tematici e 2 le sessioni erogative generali; due novità per il settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”

Fondazione De Mari, approvato il Documento Programmatico '25: più risorse per le progettualità sul savonese

Approvato nella seduta odierna del Consiglio Generale d’Indirizzo il Documento Programmatico Previsionale 2025 della Fondazione De Mari, l'indispensabile strumento strategico per definire e programmare le attività finanziare, economiche e istituzionali della fondazione. 

All’interno di esso, affiancato al Piano Pluriennale 2024-2026 approvato lo scorso autunno, vengono definite le linee d’intervento e le risorse a disposizione per l’anno 2025, affermandosi come una vera e propria guida strategica per affrontare con maggiore consapevolezza le nuove sfide dell’ente. 

Il dato più significativo riguarda le risorse a disposizione per il sostegno alle progettualità del territorio, che aumentano rispetto agli anni precedenti. Il totale delle risorse disponibili supera i 3,7 milioni di euro, che saranno suddivisi sui settori di intervento della fondazione, stabiliti all’interno del Piano Pluriennale 2024-2026. Il settore che vedrà il maggior investimento sarà “Arte, attività e beni culturali”, verso il quale sono destinate il 32% delle risorse. Seguono “Volontariato, filantropia e beneficenza” con il 28% e “Educazione, istruzione e formazione” con il 27%. Chiude il settore “Sviluppo Locale” con l’11%, mentre l’ultimo 2% sarà destinato al settore ammesso “Attività Sportiva”.

I numeri positivi che ritroviamo nel Documento Programmatico Previsionale sono il risultato di una buona redditività degli investimenti ma anche di un attento lavoro da parte degli Organi e della struttura operativa della Fondazione che quotidianamente si impegnano a garantire un costante supporto concreto per il benessere sociale, culturale ed economico del nostro territorio - dichiara il presidente della Fondazione De Mari, Luciano Pasquale - Il nostro obiettivo è quello di far crescere l’efficacia dei progetti che sosteniamo, in modo che diventino a tutti gli effetti agenti del cambiamento della comunità”. 

La complessa attività erogativa della fondazione si articola in diverse azioni. Confermati gli strumenti aperti alle progettualità del territorio: quest’anno saranno 6 i bandi tematici e 2 le sessioni erogative generali, con due importanti novità per quanto concerne i bandi del settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”, che vedono l’introduzione dei bandi “Alleanze per l’integrazione”, pensato per intervenire in modo efficace a sostegno dell’inclusione dei soggetti fragili o con background migratorio e “De Mari Senior”, dedicato a migliorare le condizioni di qualità della vita dei soggetti over 65, valorizzando il ruolo attivo e vitale degli anziani nella comunità. Nel calendario 2025 ritroveremo gli altri bandi tematici, già previsti nel 2024: per il settore “Arte, attività e beni culturali” saranno attivi “Spettacolo dal Vivo” e “Annalis”, mentre per il settore “Educazione, istruzione e formazione” tornano “La scuola ti ascolta”, “Improve your English at school” e “Scuola come casa”. 

Ma l’attività della fondazione è fatta anche di diverse azioni di respiro nazionale, come la partecipazione al Fondo per la Repubblica Digitale, al Fondo Unico Nazionale, a Filiera Futura e al Fondo Nazionale iniziative comuni promosso da ACRI oltre al sostegno alla Fondazione con il Sud. Sul territorio, fondamentali le progettualità dirette della fondazione: in ambito culturale l’investimento più significativo è verso la Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus, ente strumentale della Fondazione De Mari, che gestisce, oltre al Museo della Ceramica di Savona, anche le sedi espositive del MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina. Dal 2025, la Fondazione Museo della Ceramica prenderà in carico anche la gestione del Festival della Maiolica, in collaborazione con la Baia della Ceramica, e il Festival Zerodiciannove – Festival delle Storie. Importante per la fondazione anche l’investimento sulla Rete dei Musei della Provincia di Savona, promossa insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo e Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria, che ad oggi raggruppa 18 realtà museali su tutta la provincia. Di rilevante valore strategico anche il Tavolo Tecnico Congiunto per i restauri, progetto condiviso con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Imperia e Savona. 

Nel settore “Educazione, istruzione e formazione” molta attenzione sarà data all’iniziativa “Città dell’Educazione”, partita nel 2024 su proposta di Fondazione Compagnia di San Paolo e che nel 2025 si concretizzerà sulla città di Savona: una sfida ambiziosa di investimento e innovazione, che pone l’educazione al centro dei cambiamenti strutturali sui territori. 

Anche all’interno del settore “Volontariato, filantropia e beneficenza” sono diversi i progetti strategici della fondazione, primo tra tutti la continuazione della collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo sul bando congiunto “Territori Inclusivi”: un progetto partito nel 2020 che ha investito sullo sviluppo e il consolidamento delle reti di protezione sociale territoriali nel Piemonte e nella Liguria. Ma significativo anche l’intervento della fondazione sulla Fondazione Domus, costituita con la Fondazione Bagnasco Onlus per la creazione di housing sociale nel comune di Vado Ligure e il lavoro sul progetto strategico “Nuovi spazi di Socialità”, in partnership con ASL2 Savonese, che prevede la realizzazione, a Savona e Carcare, di spazi di aggregazione diurna per persone con disagio psichico. 

Questo importante lavoro di programmazione è fondamentale per tracciare le strade di intervento della fondazione, ma non sarebbe possibile senza un attento lavoro di ascolto del territorio e di analisi dei bisogni - spiega la direttrice della Fondazione De Mari, Anna Cossetta - come ogni anno questo documento è l’occasione per fare il punto sulle necessità del nostro territorio e sulle direzioni che la fondazione deve prendere per affrontarle al meglio. Quest’anno fondamentale è stato l’apporto anche del Report di Impatto sul triennio 2021-2023 presentato durante l’estate: un’analisi fondamentale per analizzare cosa è stato fatto e comprendere quali siano le sfide per il futuro”. 

Redazione

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