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Politica | 28 ottobre 2024, 21:03

Regionali verso il centrodestra, Gradi (+Europa): "Gli errori si pagano. Il centrosinistra ora è a un bivio"

Il coordinatore regionale dei riformisti, "tagliati" dalla coalizione Orlando: "Esclusi da un ricatto. Volevamo batterci per un'alternativa al centrodestra"

Regionali verso il centrodestra, Gradi (+Europa): "Gli errori si pagano. Il centrosinistra ora è a un bivio"

"Gli errori si pagano. Lo dico con l'amarezza di chi era pronto a battersi per realizzare un'alternativa al centrodestra, ma non gli è stato consentito".

Con le proiezioni e i risultati parziali che sembrano allinearsi verso la vittoria del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Marco Bucci, arrivano anche le prime reazioni dal mondo politico. Anche da chi in questa tornata elettorale è ufficialmente rimasto fuori.

E' quindi l'avvocato Mauro Gradi, coordinatore regionale e membro della segreteria nazionale di +Europa a commentare quello che ormai pare essere l'esito delle urne, dopo il dibattito interno al "campo largo" che ha escluso dalla coalizione di Andrea Orlando il suo partito e Italia Viva.

"+Europa non ha partecipato alle elezioni regionali liguri, non per scelta, ma perché glielo hanno impedito - sottolinea Gradi - estromettendo, all'ultimo minuto, la propria lista (già approvata dalla coalizione e apparentata dal candidato presidente) promossa insieme ad Italia Viva e Socialisti, un'esclusione quella della Lista Riformisti uniti per la Liguria, imposta da Roma ed in particolare determinata dal ricatto di Conte, subito dalla Schlein e da Orlando, su vicenda nazionale (Rai) totalmente estranea alla Liguria". 

"Una follia suicida che si è rivelata decisiva - aggiunge il coordinatore ligure del partito riformista - infatti, ad Orlando sono mancati i voti della discriminata Lista Riformisti uniti per la Liguria ed in ispecie i voti di Italia Viva e +Europa (entrambi non presenti al comizio conclusivo) che alle recenti elezioni europee hanno raccolto in Liguria il 3.8%". 

"Mi pare chiaro che, di fronte all' ennesima sconfitta, il centrosinistra debba fare una scelta di fondo tra la cultura giallorossa e il riformismo. E ai cari amici calendiani ribadisco che divisi non si va da nessuna parte" conclude l'avvocato Gradi.

 

Redazione

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