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Politica | 28 ottobre 2024, 22:33

Orlando dopo la sconfitta: "Non si può cambiare format di volta in volta, il centrosinistra sia stabile"

Il candidato del campo largo battuto da Bucci: "Una giornata di riflessione e incoraggiamento per il centrosinistra"

Orlando dopo la sconfitta: "Non si può cambiare format di volta in volta, il centrosinistra sia stabile"

"Oggi è una giornata che deve far riflettere, soprattutto il centrosinistra a livello nazionale, ma deve anche incoraggiarci a continuare una battaglia iniziata, che non è finita e che intendo portare avanti con determinazione. Ciò che è iniziato va sempre portato a termine". Lo ha dichiarato Andrea Orlando commentando la sconfitta subita contro Marco Bucci nelle elezioni regionali liguri.

Orlando ha ringraziato le forze del centrosinistra per la collaborazione "corretta e leale" a livello locale, sottolineando tuttavia le difficoltà del cosiddetto "campo largo," che a suo dire hanno influenzato l’esito della tornata elettorale: "I numeri, ahimè, sono piuttosto indicativi da questo punto di vista" ha aggiunto.

Nonostante la sconfitta, Orlando ha visto segnali di ripresa per il centrosinistra: "Abbiamo rimesso radici profonde in aree della Liguria dove avevamo avuto difficoltà in passato. Sapevamo di dover contrastare un sistema di potere forte, che si è manifestato in tutta la sua potenza. Ha vinto di misura, ma oggi esistono le condizioni per continuare la nostra battaglia, con l’obiettivo di raggiungere il successo nelle prossime tornate elettorali".

Orlando ha anche evidenziato la necessità di un centrosinistra più stabile e coeso: "È fondamentale dotarsi di un assetto coalizionale stabile; non si può decidere il formato di volta in volta. Questo crea un vantaggio enorme per i nostri avversari, capaci di essere pronti dopo una sola telefonata della loro leader. Noi crediamo nel pluralismo e nella discussione, che sono una ricchezza, ma a volte un eccesso di ricchezza può diventare un ostacolo".

Sul fronte nazionale, Orlando ha espresso l'auspicio di vedere un centrosinistra solido e progettuale: "Qui siamo stati vicini alla vittoria per poche migliaia di voti, segno che si è percepito un progetto e una coalizione che lo sostiene. Se ci siamo riusciti qui, penso si possa fare anche a livello nazionale".

Quanto all'affluenza bassa, così il candidato del campo largo: "Io penso sia un danno per la democrazia al di là di chi lo subisce, abbiamo visto che di volta in volta non vanno a votare pezzi del centrosinistra o pezzi del centrodestra, il problema fondamentale è che quando meno della metà degli elettori va al voto seppure con l’attenuante del maltempo in alcune province, è un campanello d’allarme per tutti. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale che era molto tarata sul tema della partecipazione, abbiamo provato a rivolgerci a parti di società che spesso sono state a casa durante le passate tornate elettorali, però è chiaro che c’è una sfida enorme per la democrazia che rischia di diventare un elemento di malattia della democrazia".

Redazione

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