Nonostante il Pd abbia superato il 28%, registrando un aumento di due punti rispetto alle europee e affermandosi nettamente come primo partito in Liguria, questo non è bastato a sottrarre la Regione al centrodestra. Marco Bucci ha ottenuto la presidenza per pochi voti, sconfiggendo Andrea Orlando, e questo margine minimo pesa come un macigno per il centrosinistra; il Partito Democratico è cresciuto, ma il resto della coalizione non ha seguito il passo.
Spicca la caduta libera del Movimento 5 Stelle, che ha dimezzato i consensi, scendendo dal 10% al 5%. Un calo pesante, acuito dalle tensioni interne e dal recente scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo alla vigilia delle elezioni.
Un altro tema cruciale (ora stigmatizzato da Renzi e Paita, ovviamente) è stato il rifiuto di includere Italia Viva nella coalizione, una scelta dettata dal pressing di Conte e sostenuta anche da Avs. Spinto dai sondaggi favorevoli dei mesi precedenti e dall’intenzione di mantenere il rapporto con il M5S, il Pd aveva accettato di mantenere il veto su Italia Viva.
Con questi risultati, l'attenzione si concentra ora su Elly Schlein. La linea “unitaria” della segretaria dem si è scontrata con il veto imposto da Conte e Avs, e l’area riformista del Pd non mancherà di sollevare critiche, non solo per l’esclusione di Renzi, ma per l’assenza di una rappresentanza centrista nell’alleanza. Tuttavia, queste riflessioni rimangono in sospeso. Il dibattito è solo rimandato.