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Politica | 25 ottobre 2024, 14:25

Varazze, sfogo di Pierfederici dopo l'assoluzione. Cerruti: "Querelato 3 volte da esponenti della sua maggioranza compreso il suo mentore Bozzano"

Ieri nel consiglio comunale il primo cittadino si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Il consigliere di minoranza: "Sceneggiata degna del teatro napoletano"

Varazze, sfogo di Pierfederici dopo l'assoluzione. Cerruti: "Querelato 3 volte da esponenti della sua maggioranza compreso il suo mentore Bozzano"

Un lungo e articolato sfogo dopo la sentenza di assoluzione nel processo che lo vedeva imputato con l'accusa di esercizio abusivo della professione.

Ieri sera il sindaco Luigi Pierfederici in consiglio comunale si è tolto qualche sassolino dalla scarpa puntando il dito anche contro due consiglieri comunali di minoranza che avevano firmato l'esposto dal quale erano partite poi le indagini della Procura che hanno portato poi al rinvio a giudizio e alla fase processuale.

Il consigliere di opposizione Gianantonio Cerruti però non ci sta e come già espresso in conclusione praticamente dell'intervento del primo cittadino varazzino, si è infatti verificato uno scontro verbale con il presidente del consiglio comunale Cesare Putignano, ha voluto dire la sua sulla vicenda.

"Ieri ho assistito ad una sceneggiata degna del teatro napoletano. Sono sbottato e me ne sono andato prima che finisse il consiglio, perché certe cose non si possono sentire da un sindaco, che dovrebbe avere molto più carattere per amministrare una città. Premetto che non ho firmato l'esposto per questioni di deontologia professionale, ma resto dell'idea che se un consigliere comunale ravvisa un illecito lo debba segnalare, prima internamente al segretario comunale e, del caso fosse inascoltato, a chi di competenza e secondo quanto dice l'articolo 361 del codice penale - spiega Cerruti - Il sindaco, invece di fare la vittima e dire che la politica deve rimanere al suo posto e nei luoghi dediti, gli rispondo che negli ultimi anni sono stato querelato almeno 3 volte da esponenti della sua maggioranza, compreso il suo mentore ed ex sindaco Bozzano, di cui era il vice. Ed esclusivamente per motivi politici, per 'farmi fuori' dal consiglio comunale, dato che a volte risulto "scomodo e fastidioso" con le mie iniziative al fine del bene comune e della giustizia sociale".

"Vi ricordo che, su input della maggioranza, sono addirittura stato perseguito dalla polizia locale, travisando artatamente una mia frase detta in consiglio, sicuramente unico caso nella storia del comune, e attendo ancora di essere rinviato a giudizio per difendermi - prosegue il consigliere di "Varazze Domani" - E il Sindaco ne era ben a conoscenza anche ieri sera, probabilmente se ne è dimenticato perché altrimenti non poteva venire a fare la morale e la vittima ieri sera in consiglio".

"Però, a differenza sua, ho sempre lottato in silenzio e con determinazione, e non faccio la vittima e verso lacrime per nascondere i miei evidenti limiti amministrativi" conclude Gianantonio Cerruti.

Luciano Parodi

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